Turismo di qualità che fa bene a Torino Un altro esame chiave verso le Atp Finals
Però una firma in ritardo su una convenzione ha messo a rischio il via alle gare
Un’altra tappa di avvicinamento verso il grande, attesissimo appuntamento dell’atp di tennis. Sullo sfondo di questo Grand Prix di pattinaggio artistico a Torino, resiste la grande meta dell’evento in programma dal 2021 al 2025, quello che più di tutti caratterizzerà la vita sportiva, culturale ed economica della città. Come fu per Torino 2006. Stavolta si è arrivati all’evento in scivolata, come sul ghiaccio: problemi burocratici dell’ultimo minuto (mancavano le firme della convenzione con il Comune) rischiavano di far saltare le gare , ma poi tutto è stato risolto...
Quella del Palavela è un’altra prova, un test, anche se «in realtà ne abbiamo già superate diverse nell’ultimo periodo», come sottolinea Alberto Sacco, assessore al Turismo. Ed è vero: anche l’avventura del mondiale di pallavolo, al Palaalpitour, è stata vissuta e archiviata dalla città con soddisfazione. Sarà così anche per il pattinaggio, al Palavela più bello dentro che fuori. Ma Sacco annuncia: «Davanti al Palaalpitour, per le Atp Final, allestiremo un’area che sarà sempre animata, che coinvolgerà pienamente la città».
Il mancato ponte dell’8 dicembre ha inciso sul risultato complessivo: «L’anno scorso con la festività in più e la partita Juve-inter i numeri furono superiori – fa notare Fabio Borio di Federalberghi – ma è vero che eventi come il Grand
Prix servono a Torino per migliorare la vocazione internazionale, fin qui negli anni poco stimolata». E comunque, il bilancio turistico è ottimo. «Prima di tutto perché è un turismo sportivo di qualità e anche di ottima disponibilità di spesa», aggiunge l’assessore che conosce le peculiarità dell’evento: circa trentamila biglietti venduti (7.200 presenze annunciate per domani) tra gare e allenamenti, 60 per cento di spettatori dall’estero, quasi tutti dal Giappone, seguono Russia e Cina. Proprio i giapponesi si sono accaparrati tutti i posti più cari, quelli a bordo pista, i pacchetti Vip da 900 a 1600 euro.