Corriere Torino

«Effetto Greta» sulle Langhe

Cirio (Confindust­ria): «Trasformia­mo la minaccia all’ambiente in sviluppo»

- Di Enrico Forzinetti a pagina

Nei mesi delle battaglie della giovane Greta Thunberg per la difesa del clima, anche l’economia delle Langhe può diventare apripista di una strategia energetica che punti a rendere carbon-free il territorio patrimonio dell’unesco dal 2014. Confindust­ria Cuneo ha coinvolto il Comune di Alba,

Fondazione Links, il Politecnic­o di Torino, l’università Bocconi di Milano e la società Egea che fornirà il supporto tecnologic­o necessario per tracciare una «new green deal» nell a Granda.

«“Obiettivo albese - Unesco carbon free” è un’iniziativa basata sulla consapevol­ezza delle aziende che il settore imprendito­riale deve fissare tra le proprie priorità la lotta al cambiament­o climatico — ha spiegato Giuliana Cirio, direttore Generale di Confindust­ria Cuneo —. Normalment­e sembra che imprendito­ria e ambientali­smo siano su fronti contrappos­ti. In questo caso la novità sta nella capacità di trasformar­e una minaccia come quella all’ambiente in un’opportunit­à di sviluppo, consideran­do la sostenibil­ità come un fattore competitiv­o per le imprese».

Il primo passaggio sarà capire come, a livello territoria­le, si può arrivare a una forma di efficienta­mento energetico e di utilizzo di fonti rinnovabil­i, in particolar­e quella solare, chiedendos­i in che modo queste soluzioni potranno essere integrate all’interno delle singole realtà locali.

«Selezioner­emo quattro casi pilota su cui studieremo l’impatto ambientale di questi diversi interventi — ha precisato Maurizio Repetto, professore di elettrotec­nica al dipartimen­to di Energia del Politecnic­o di Torino —. Tra le candidatur­e abbiamo esempi di edilizia civile, piccole-medie imprese del territorio, realtà legate all’accoglienz­a diffusa come potrebbero essere Bed&breakfast o spa e infine aziende viti-vinicole».

Ma il progetto prevede anche l’analisi della sostenibil­ità economica di queste soluzioni. L’obiettivo infatti è arrivare a un equilibrio tra riduzione delle emissioni nell’atmosfera e la capacità degli investimen­ti di ripagarsi da soli nel tempo. Dopo 11 mesi di analisi sull’impatto degli interventi passivi, come l’efficienta­mento dei sistemi di riscaldame­nto, o delle misure attive con l’impiego dell’energia rinnovabil­e, si passerà alla seconda fase.

Lo scopo dello studio è infatti quello di capire se strategie del genere possano essere estese all’intero territorio delle Langhe nell’ottica della riduzione dell’emissione dei gas serra in tutta la zona, puntando all’ambizioso traguardo del carbon-free nel corso dei prossimi decenni.

«Normalment­e vengono adottate strategie top-down, ossia partendo da piani energetici che arrivano dall’alto e vengono applicati ai territori — prosegue Cirio —. In questo caso si utilizzerà un’impostazio­ne bottom-up che si concentra sullo studio delle esigenze e dalle peculiarit­à di una precisa realtà per capire se il modello sia ripetibile in altri contesti-. La concretezz­a e la replicabil­ità di questa iniziativa sono i fattori che hanno portato il Comune di Alba a sostenere il progetto».

«Il nostro territorio è riuscito a far convivere il rispetto del paesaggio e dell’ambiente con la presenza di eccellenze industrial­i a livello europeo e mondiale — ha sottolinea­to il sindaco di Alba, Carlo Bo — Non è un caso che alla nostra città sia stato riconosciu­to il titolo di Capitale di cultura di impresa del 2020».

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 ??  ?? Patrimonio L’obiettivo del progetto è arrivare a un equilibrio tra riduzione delle emissioni nell’atmosfera e il fatto che gli investimen­ti siano capaci di ripagarsi da soli nel tempo
Patrimonio L’obiettivo del progetto è arrivare a un equilibrio tra riduzione delle emissioni nell’atmosfera e il fatto che gli investimen­ti siano capaci di ripagarsi da soli nel tempo

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