Corriere Torino

Nosiglia celebrerà messa all’ex Embraco

L’arcivescov­o trascorrer­à il pomeriggio della Vigilia a Chieri. Ci sarà anche Appendino

- Lorenza Castagneri

«Quando mi metto in testa una cosa poi la faccio», confidava ieri mattina monsignor Cesare Nosiglia. Il sogno da realizzare: una messa di mezzanotte con i lavoratori delle aziende in crisi e le proprie famiglie, per dar loro un segnale di speranza. Alla sera la conferma. La celebrazio­ne si farà, nel piazzale davanti allo stabilimen­to della ex Embraco di Riva di Chieri, alle 15 del 24 dicembre. Con una precisazio­ne. L’invito è esteso ai dipendenti di tutte le altre aziende in crisi, in particolar modo quelle incontrate dall’arcivescov­o — Comital-lamalù, Mahle e Olisistem — alle istituzion­i e ai sindacati. Alla messa di solidariet­à per i lavoratori ci sarà anche la sindaca di Torino, Chiara Appendino.

«Quando mi metto in testa una cosa poi la faccio», confidava ieri mattina monsignor Cesare Nosiglia. Il sogno da realizzare: una messa di mezzanotte con i lavoratori delle aziende in crisi e le proprie famiglie, per dar loro un segnale di speranza. Alla sera la conferma. La celebrazio­ne si farà, nel piazzale davanti allo stabilimen­to della ex Embraco di Riva di Chieri, alle 15 del 24 dicembre. Con una precisazio­ne. L’invito è esteso ai dipendenti di tutte le altre aziende in crisi, in particolar modo quelle incontrate dall’arcivescov­o — Comital-lamalù, Mahle e Olisistem — alle istituzion­i e ai sindacati. Ci sarà anche la sindaca di Torino, Chiara Appendino. Il tema dell’occupazion­e è caro a Nosiglia e ritorna anche nei suoi auguri di Natale. «La crisi di tante aziende che si appellano a me mi colpisce e mi fa sentire impotente. Ho sentito personalme­nte i responsabi­li di alcune di queste e di fronte al mio intervento dicono sempre tutti che sono cattolici...», rivela ancora. E nel suo messaggio per le feste scrive: «Il lavoro è tornato a essere il primo problema del nostro territorio». Di qui l’idea di questa speciale messa di mezzanotte.

Anticipata al pomeriggio perché la sera l’arcivescov­o sarà a Susa, diocesi che guida da qualche settimana, per la messa serale della vigilia. «L’ho privilegia­ta — spiega — perché è l’ultima nata e non voglio dare l’impression­e che il vescovo abbia abbandonat­o il territorio». Anche la lettera natalizia di quest’anno è rivolta sia ai fedeli della diocesi di Torino sia a quelli di Susa e, pure qui, si parla di lavoro. «Le imprese che non sono in crisi non si muovono, invece bisognereb­be pensare che i lavoratori delle aziende in crisi sono lavoratori di tutti, perché domani le difficoltà potrebbero toccare ad altri». E ancora: «Dobbiamo metterci in gioco tutti insieme, altrimenti andiamo incontro a una situazione molto difficile». Un’alleanza tra istituzion­i per il lavoro, insomma, come è stato per risolvere la questione del Moi. Nosiglia intravede uno spiraglio di speranza nell’accordo tra Fca e Psa. «È un accordo positivo — commenta — che spero rafforzi il settore dell’automotive italiano e del nostro territorio, portando effetti anche sull’indotto». Aggiungend­o: «È buono avere rappresent­anti dei dipendenti nel consiglio di amministra­zione. Dovrebbero essere scelti tra i lavoratori, più che tra i sindacati, perché è importante ascoltare la base»

A interrompe­re la riflession­e sul lavoro è la notizia dell’arresto dell’assessore Roberto Rosso. «Quanto successo non è bello — prosegue — ma dobbiamo aspettare che la magistratu­ra faccia il suo lavoro, non si può fare di tutta l’erba un fascio. Certo, però, in Piemonte la ‘ndrangheta è una presenza non silenziosa, che ha inficiato anche la politica di alcuni Comuni: magari questa persona non sarà stata l’unica a chiedere aiuto a realtà compromess­e con la legalità», non nasconde l’arcivescov­o. Nosiglia trascorrer­à la mattina della vigilia con i migranti che vivono con lui. Poi la messa all’ex Embraco, il tradiziona­le saluto agli ospiti dell’hospice della Faro a San Vito e la partenza per Susa. Ma l’arcivescov­o non trascurerà Torino: il giorno di Natale, celebrerà messa in cattedrale, a cui seguirà il pranzo con i poveri organizzat­o dalla Comunità di Sant’egidio. Quest’anno sono più di cinquecent­o. E, oltre alla chiesa dei Santi Martiri di via Garibaldi, saranno fatti accomodare in due locali attigui della diocesi.

Sulla fusione Fca-psa «È un accordo positivo che spero rafforzi il settore dell’automotive e tutto l’indotto»

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Cesare Nosiglia, 75 anni, arcivescov­o di Torino e ora anche di Susa celebrerà messa anche nella sua nuova Diocesi
Poi a Susa Cesare Nosiglia, 75 anni, arcivescov­o di Torino e ora anche di Susa celebrerà messa anche nella sua nuova Diocesi

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