Ghigo, Lovers e la cacciata di Minerba «Lavori gratis»
Il presidente del Museo: «Se vuole restare, si tagli lo stipendio»
«Minerba faccia come me, che al Museo del Cinema ho accettato di lavorare gratis». È questo l’invito che arriva dal nuovo presidente della Mole Enzo Ghigo, a seguito dell’allontanamento di Giovanni Minerba dal festival dedicato alle tematiche Lgbt di cui è stato fondatore. Un taglio deciso dal comitato di gestione prima della nomina del presidente, ma dal quale Ghigo non prende le distanze. «Sono d’accordo con questa scelta, non si può pensare ad assunzioni a tempo indeterminato».
«Minerba può fare come me, che al Museo del Cinema lavoro gratis». Il nuovo presidente della Mole Enzo Ghigo si dice d’accordo con la decisione di non rinnovare l’incarico di consulente del festival Lovers a Giovanni Minerba. «È una decisione che condivido in pieno», afferma, «in un’ottica di continuità organizzativa con chi mi ha preceduto. Si tratta di una scelta condivisa, a proposito della quale abbiamo discusso e ci siamo confrontati per arrivare a una soluzione». Il neopresidente, eletto lo scorso novembre, è dunque d’accordo con la decisione che ha preso il comitato di gestione di concludere il rapporto di collaborazione con il fondatore del più antico festival a tema Lgbt a livello europeo. Almeno con il compenso garantito finora.
Era il 1986 quando Giovanni Minerba, insieme ad Ottavio Mai, decise di dare vita al Torino Gay & Lesbian Film Festival, che sarebbe diventato nel corso degli anni una delle rassegne più importanti del mondo. Oggi, a quattro mesi dall’inizio della 35esima edizione, la manifestazione potrebbe trovarsi a dover fare a meno di lui. «Io credo che non si possa pensare che esista la possibilità di una assunzione a tempo indeterminato anche per rapporti che hanno tempi di scadenza che sono fisiologici. Il Museo del Cinema ha deciso di andare avanti e di guardare al futuro», continua Enzo Ghigo. E aggiunge: «Come presidente, percepisco un compenso che è pari allo zero, se Minerba ha voglia di continuare a lavorare per il festival può decidere di farlo tagliandosi lo stipendio». Un invito già arrivato dalla neodirettrice Vladimir Luxuria, nominata lo scorso giugno alla guida di Lovers anche grazie al favore di Minerba, che confermando l‘intenzione di rimanere al festival, ha pregato il fondatore di accettare un contratto di consulenza anche gratuito, «dal momento che la decisione del suo allontanamento è data da motivi economici e non da un veto sulla sua persona». Ora, dunque, l’ultima parola spetta allo stesso Minerba, che dovrà decidere se abbandonare la sua creatura o se invece rimanere al fianco della direttrice, ma a titolo volontario.
Al momento pare che, su consiglio della stessa Luxuria, abbia accettato di prendersi una pausa di riflessione e che quindi concluderà l’anno senza pensare troppo a Lovers e alla decisione presa dal comitato di gestione di rinunciare alla sua esperienza. A gennaio, quando i lavori di preparazione per la nuova edizione entreranno nel vivo, dovrebbe esserci un colloquio tra tutto lo staff (compreso Minerba) per cercare di trovare un accordo per convincere il fondatore a rimanere. Come ha detto Luxuria, che sta preparando la sua prima edizione da direttrice: «Quando sono stata nominata era naturale pensare che Giovanni fosse al mio
Ilfuturo A gennaio è previsto un colloquio con tutto lo staff per individuare una possibile soluzione
fianco in questo nuovo progetto».
Sembrerebbe che ci siano i presupposti per arrivare a un’intesa che continui a includere Minerba. Dopo le feste, a inizio gennaio la situazione dovrà essere chiarita, anche perché si entra nel vivo della preparazione.
La nuova edizione del festival Lovers è in programma dal 30 aprile al 4 maggio del prossimo anno.