Ilotte bocciato in giunta sui soldi all’hub di Mirafiori
Bocciata a maggioranza la proposta di stanziare 4,5 milioni
L’ultima riunione di giunta in Camera di Commercio si è conclusa con un finale amaro per Vincenzo Ilotte. Il presidente si è presentato con la proposta di stanziare 4,5 milioni di euro per il Manufacturing center di Mirafiori, ma la giunta a maggioranza ha respinto la sua mozione. Alla giunta precedente Ilotte avrebbe lamentato la scarsezza di risorse, per questo le associazioni di categoria si sarebbero irritate e hanno bocciato lo stanziamento.
«È un modo di fare scelte poco collegiale, diciamo che politicamente non ha agito correttamente». Il sussurro di un esponente delle categorie produttive torinesi rimbomba ancora oggi tra i corridoi di Palazzo Birago. È stato un Natale amaro per il presidente della Camera di Commercio, Vincenzo Ilotte. La chiusura dei lavori in via Carlo Alberto prima della pausa festiva è stata alquanto turbolenta e ha avuto il sapore di una resa dei conti.
L’ultima riunione di giunta dell’ente camerale si è chiusa scambiandosi irritazione più che auguri e fette di panettone. Ilotte si è presentato a dicembre con una proposta: stanziare 4,5 milioni di euro per il Manufacturing and technology center, l’hub dell’innovazione che dovrebbe far rinascere i vecchi capannoni di Tne a Mirafiori attraendo al loro interno pmi bisognose di crescere e multinazionali desiderose di condividere il proprio sapere hi-tech. L’idea del presidente però ha lasciato basiti molti membri di giunta e soprattutto molti rappresentanti delle associazioni di cui sono emanazione.
Lo stupore di molti membri si doveva al fatto che alla precedente riunione di giunta, a novembre, sempre lo stesso Ilotte aveva lamentato la mancanza di risorse. Denari che, mormora qualcuno, sarebbero potuti servire a iniziative per i vari settori, dall’industria all’artigianato, dall’agricoltura al turismo, dal commercio ai servizi. «Ma come? A una giunta il piatto piange, e quindici giorni dopo si danno 4 milioni e mezzo all’mtcc?», avrebbero sbottato in tanti. La Camera di Commercio per altro ha già stanziato mezzo milione di euro per il centro di Mirafiori. In giunta c’è chi si sarebbe sentito preso in giro: a Palazzo Birago
non si conosce l’entità del patrimonio e lo stesso presidente non è tenuto saperlo?, questo in sintesi il pensiero di molti. E così la proposta di delibera è stata sonoramente bocciata, 5 voti a 3, al netto anche dei membri assenti. In giunta oggi siedono 11 persone: Vincenzo Ilotte, Paolo Odetti (per il settore agricoltura), Monica Mailander, Giada Bronzino (industria), Pasqualino Andrea Talaia (artigianato), Bruno Graglia (commercio), Giancarlo Banchieri (turismo), Maurizio Montagnese (credito), Renato Bellavita (commercio), Gabriella Marchioni Bocca e Cristiana Poggio (servizi). «Le scelte vanno valutate in modo più corretto, forse non è stato un modo tanto educato di procedere da parte del presidente» si sfogano sempre da dentro Palazzo Birago.
La giunta è formalmente in prorogatio, essendo scaduto il suo mandato: per eleggerla si aspettano le lettere con i nomi del futuro consiglio, il quale a sua volta, a metà febbraio, dovrebbe ratificare Ilotte al vertice. Sempre la giunta quest’anno passerà da 11 a 9 poltrone.
Per qualcuno la bocciatura dei 4,5 milioni non è una mossa così drammatica, anzi è stata vista come un atto giusto, perché la delibera su una cifra così importante, stanziata in un periodo di vacatio, avrebbe potuto essere suscettibile di critiche e di invalidamento. Oggi la Camera di Commercio può contare sui dividendi della sue partecipate, come la Tinexta di Enrico Salza (molto generosa con le cedole) e su un attivo di 149 milioni. Chissà se Ilotte ci riproverà.
La critica Nella precedente riunione il presidente aveva lamentato scarsezza di risorse