Corriere Torino

Emergenza Toro, tocca a Verdi calare l’asso

Zaza si ferma, Berenguer a rischio: Mazzarri si affida all’ex rossoblù per ribaltare il Bologna

- Manlio Gasparotto

Il Toro spalle al muro è l’avversario più difficile. E oggi la squadra di Walter Mazzarri è davvero in difficoltà. Solo 63 ore scarse di riposo tra Genoa (con 120’) e Bologna. Ma anche lo stop di Zaza e un Berenguer stanco (Meité o Millico la soluzione). Se a Roma era arrivato un Toro in emergenza oggi la situazione è più complicata. Ed esalta il Toro. Il Bologna e Mihajlovic lo sanno, per questo è facile immaginare che oggi partiranno con il freno a mano tirato: il tempo giocherà per Sinisa e i suoi, che — come ha spiegato Mazzarri già nella notte di Coppa — lavorano sulla partita da una settimana. Arrivare ai supplement­ari nella notte di giovedì ha ridotto a 63 ore (scarse) il tempo tra una partita e l’altra. Ma il Toro ci ha messo subito la testa: anche Belotti ne ha parlato quando era ancora in campo dopo gli ottavi di Coppa Italia: «È stata una battaglia, ora testa al Bologna».

Tecnico e capitano hanno dettato la linea. Ma c’era un giocatore che pensava al Bologna già da lunedì: Verdi. Perché Simone sotto le Due Torri ha vissuto un anno straordina­rio, e perché sapeva di non giocare giovedì. Doveva ancora scontare una squalifica in Coppa Italia, frutto di un’espulsione ottenuta proprio con la maglia del Bologna ben 880 giorni prima, contro il Cittadella in una notte davvero nera (finì 0-3).

Il fantasista granata, lui sì, sta bene, fisicament­e è ormai quasi al top ed ha capito molto bene quel che Mazzarri vuole da lui. Come e quando muoversi, quando scaricare palla e quando aggredire. Ora Verdi è pronto per fare la differenza, quel che tutti si aspettano da lui. E se Belotti è pronto a suonare la carica in ogni momento ora tocca a lui, a Simone, prendersi il Toro sulle spalle e dare qualcosa più del 100 per cento in campo. A Verona si è mosso bene cucendo anche il gioco, a Roma ha lottato con il cuore. Oggi dovrà essere capace di trasformar­e le emozioni in energia, in stimoli per vedere gioco e giocate con l’anticipo che serve per dimostrars­i più forti e migliori. Per guidare il Toro oltre l’ostacolo in un momento difficile: un altro risultato positivo può far svoltare la stagione del Toro e dare un segno deciso a questo 2020. Mazzarri giorni fa si augurava fosse diverso, e ha raccolto una grande vittoria a Roma e l’accesso ai quarti di Coppa Italia (mercoledì sera scoprirà se contro il Milan di Ibrahimovi­c o con la Spal). Raccoglier­e qualcosa anche oggi gli darebbe quel che gli serve. Per farcela incrocia le dita: 63 ore di riposo e lavoro non bastano per una partita di Serie A. Ma non c’erano alternativ­e, un po’ come per la formazione.

Il ballottagg­io

Anche lo spagnolo non è al meglio Il tecnico pensa a Meité e valuta l’ipotesi Millico

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy