Corriere Torino

Due discoteche, così il Valentino prova a rinascere

Bandi per Rotonda e Chalet. C’è anche Fluido

- Fagone La Zita

Rotonda e Chalet. Ma anche il Fluido. È da questi tre locali che il Valentino rinascerà. O almeno è il tentativo messo in campo dalla giunta a 5 Stelle, che ha nel cassetto tre bandi pronti per essere pubblicati. Prima, però, serve un passaggio intermedio: «Un’amministra­zione seria e coraggiosa come la nostra — afferma l’assessore al Patrimonio Antonino Iaria — deve prendere atto delle note tecniche in cui sono evidenziat­e le problemati­che di abusi non sanabili e in alcuni casi non databili. Ecco perché ci è voluto un po’ di tempo per la delibera di indirizzo per i locali nel parco». Viaggio nelle oasi verdi della città in preda al degrado e all’abbandono, diventate terra di nessuno.

Rotonda e Chalet. Ma anche il Fluido. È da questi tre locali che il Valentino rinascerà. O almeno è il tentativo messo in campo dalla giunta a 5 Stelle, che ha nel cassetto tre bandi pronti per essere pubblicati. Prima, però, serve un passaggio intermedio: «Un’amministra­zione seria e coraggiosa come la nostra — afferma l’assessore al Patrimonio Antonino Iaria — deve prendere atto delle note tecniche in cui sono evidenziat­e le problemati­che di abusi non sanabili e in alcuni casi non databili, dei vincoli paesaggist­ici delle sovrintend­enza, del piano regolatore, del testo unico dell’edilizia. Ecco perché ci è voluto un po’ di tempo per la delibera di indirizzo per i locali nel parco: ma è quasi pronta».

Il documento regolament­erà gli usi ammessi nei locali dentro il Valentino, negli spazi aperti e in quelli chiusi. Come previsto, la capienza sarà ridimensio­nata rispetto a quella ammessa negli «anni d’oro» delle discoteche e dei cocktail bar che animavano il parco fino a cinque anni fa, e probabilme­nte alcuni usi saranno temporanei e destinati ai soli mesi caldi. Ma il sogno è comunque ridare respiro e vita al divertimen­to torinese e a quei quartieri, come San Salvario e Vanchiglia, dove la mancanza di sfoghi per i giovani, dalla chiusura dei Murazzi fino a quella di tutti i locali del Valentino, è sfociata nella malamovida chiassosa e alcolica. E l’obiettivo è anche far tornare la luce in quel parco ora ostaggio dei pusher e del buio più totale.

La prima a chiudere in ordine di tempo è stata la Rotonda, nel 2014: era uno dei locali di punta della città. Dove prima c’erano lunghe code di ragazzi in pantaloni attillati e ragazze in abiti eleganti, ora c’è il deserto. E al posto del bar dentro il cortile estivo, c’è solo immondizia e devastazio­ne.

Un rifugio perfetto per disperati e per chi quei tavolini dove prima si susseguiva­no bottiglie e drink ora li usa per prepararsi il crack. Era nata in pompa magna, ed è morta come molte altre per il fallimento della società che la gestiva. Poi, nessun progetto, nessun erede, e nessun bando della Città che ne detiene le mura.

E poi lo Chalet, a inizio 2017, per abusi edilizi: tramezzi spuntati dal nulla, un tetto apribile, uno spazio che si è aperto all’esterno triplicand­o la capienza senza alcuna autorizzaz­ione. Dove tutti i torinesi hanno ballato almeno una volta, e dove hanno suonato tra i migliori dj di fama internazio­nale, ora ci sono solo macerie incastrate in una foresta cresciuta naturalmen­te.

Abusi che sono il motivo della chiusura anche del Fluido, un anno fa, luogo per eccellenza della «birretta» estiva e di quattro chiacchier­e seduti sul prato. È qui che venerdì pomeriggio è scoppiato un incendio, probabilme­nte divampato da rifiuti lasciati da alcuni senzatetto. Un incendio che è diventato simbolo dell’abbandono in cui ormai versa il parco, e che ha scatenato le opposizion­i della giunta Appendino, che hanno richiesto le comunicazi­oni in aula: la sindaca, oggi, risponderà. Sono infatti anni che si chiedono soluzioni per la rinascita del parco; che, una volta riscontrat­i gli abusi, si dia l’opportunit­à di mettere i locali in regola e ridargli una nuova vita.

Ed è quello che ora promette di fare Iaria: «Non è stato facile risalire alla storia dei locali, alle varie autorizzaz­ioni che si sono susseguite — conclude — ma siamo quasi pronti: la delibera verrà approvata a breve. E insieme uscirà anche il bando sulla Rotonda, poi a seguire quello per il Chalet e il Fluido, una volta sanati gli abusi».

Sicurezza L’apertura dei locali farebbe tornale la luce su un pezzo di città ora ostaggio dei pusher

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