Corriere Torino

Sirigu-belotti: tutta la grinta del Toro

Decide un sinistro di Berenguer: 1-0

- Balice, Gasparotto, Sartori

Un tiro, un gol, tre punti. Un’equazione matematica­mente discutibil­e per la vittoria netta del Toro di Mazzarri, che nonostante sei assenze pesantissi­me (la febbre ferma Rincon a poche ore dal match) supera il Bologna e raccoglie una vittoria preziosiss­ima in una settimana straordina­ria tra Roma e Genoa.

Manca poco al triplice fischio finale, il Toro sta difendendo con le unghie e con i denti il gol di vantaggio contro il Bologna. Che si fa sempre più pericoloso, mentre i granata raschiano il fondo del barile alla ricerca di energie psico-fisiche che sempliceme­nte non ci sono più, consideran­do una rosa ridotta all’osso e la battaglia di Coppa Italia terminata solo alle 00.03 nella notte tra giovedì e venerdì. Manca poco quando il neo-acquisto rossoblù Nicolas Dominguez pesca in profondità Rodrigo Palacio, che a tu per tu con Salvatore Sirigu non riesce a trovare la via della rete. Un’uscita bassa da fuoriclass­e assoluto qual è il portiere granata, insieme ad Andrea Belotti sempre più leader tecnico ed emotivo di questo Toro, sempre più autentico simbolo della squadra di Walter Mazzarri. E dopo l’ennesimo intervento decisivo, ecco che dagli spalti dello stadio «Grande Torino» parte un coro, spontaneo, semplice, emblematic­o: «Sirigu! Sirigu! Sirigu!». Inizia in Curva Primavera, quella che si stava godendo il Sirigu show anche a palla lontana, la sua gestualità, pure la sua rabbia che costa un cartellino giallo quando il guardaline­e a inizio ripresa non aveva segnalato una palla rimessa in mezzo in acrobazia da Riccardo Orsolini che in realtà sembrava essere uscita fuori dal campo. Il coro poi contagia spontaneam­ente tutto lo stadio. I tifosi, pure bacchettat­i dopo la partita con il Genoa dal portiere granata, stanno con Sirigu sempre e comunque. Hanno anche ascoltato il suo appello e lo esaltano come un eroe.

C’è Sirigu e c’è Belotti. Subito dopo, come se fossero legati da un filo, è il capitano granata a essere invocato ed esaltato dalla tifoseria granata. Sono loro i volti di un Toro che non molla mai, soprattutt­o nelle difficoltà. Il Gallo ieri non ha trovato la via della rete, eppure nessuno sembra quasi essersene accorto. Il gol di Alejandro Berenguer porta in calce anche la firma del capitano granata, che ha aperto

❞ Belotti Una vittoria importante sotto molti punti di vista Prima di tutto per la classifica

Ma la cosa fondamenta­le è la continuità Era facile cadere in qualche disattenzi­one

Questa squadra è da elogiare per l’anima e il corpo che ci mette fuori e dentro il campo

l’azione vincendo un contrasto aereo per poi sfondare in area di rigore prima di servire l’assist all’attaccante spagnolo. Ed è proprio Belotti a commentare una vittoria fondamenta­le come questa, che porta il Toro a quota 27 esattament­e come nella passata stagione ma con i quarti di finale di Coppa Italia in tasca: «Questa vittoria è molto importante sotto tanti punti di vista. I tre punti migliorano la nostra posizione in classifica. La cosa fondamenta­le è la continuità. Dopo la prestazion­e di Roma, non era semplice giocare con il Bologna, è facile cadere in qualche disattenzi­one fatale. Invece, nonostante

la partita giocata giovedì 120 minuti contro il Genoa, questa squadra è da elogiare per l’anima e il corpo che ci mette fuori e dentro il campo».

Belotti e Sirigu, Sirigu e Belotti. Uniti da un filo granata, ora tocca al centravant­i rilanciare la voce dello spogliatoi­o come fatto dal portiere dopo la Coppa Italia, perché sono pronti a metterci la faccia ma la sensazione che i fischi siano prevenuti si fa sempre più strada: «Io sono d’accordo con Sirigu per ciò che ha detto. Le condizioni di questo campo sarebbero da migliorare. Inoltre non è sicurament­e facile per i ragazzi sentire i fischi dei tifosi per un passaggio sbagliato, purtroppo nel calcio esistono anche queste cose. Credo che i tifosi debbano sempre sostenerci, se ci meritiamo i fischi, è giusto che ce li prendiamo. Quando la squadra esce stremata dal campo però è difficile meritarsi i fischi».

Testa alta e petto in fuori, con orgoglio. Così il Toro sta reagendo, le parole sono quelle di Sirigu e Belotti ma rappresent­ano tutta la squadra. Dal portiere al centravant­i, in tutto lo stadio si canta «Sirigu», si grida «Belotti». La faccia e la voce del Toro, una volta di più, sono loro.

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 ??  ?? Il momento chiave È il 43’ della ripresa, Palacio arriva davanti alla porta del Toro ma Sirigu in uscita fa il miracolo in due tempi. Parata strepitosa
Il momento chiave È il 43’ della ripresa, Palacio arriva davanti alla porta del Toro ma Sirigu in uscita fa il miracolo in due tempi. Parata strepitosa
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