Da Maciste a Cretinetti, inseguendo Pastrone
Regista sontuoso, tecnico e inventore dotato di geniale intuito e anche produttore di valore. Giovanni Pastrone ha incarnato nella sua figura le caratteristiche stesse del cinema, mirabile sintesi tra arte e tecnologia. Ed è soprattutto alla sua veste produttiva, a poco più di sessant’anni dalla sua morte, che il Cinema Massimo dedicherà le serate di oggi e domani, a partire dalle 21.Stasera andrà in scena
Maciste, figura mitologica di pura invenzione interpretata da Bartolomeo Pagano appena un anno dopo Cabiria. Diretto nel 1915 da Luigi Romano Borgnetto e Vincenzo Denizot, racconta le sfaccettate vicende di un celebre archetipo cinematografico che tanti «figli» avrebbe generato nei decenni successivi, soprattutto nei peplum degli anni Sessanta. Il film sarà musicato «live» da Andrea Valle, compositore di Ciriè nonché docente al Dams di Torino, che si avvarrà di talentuosi musicisti torinesi come Dario Bruna, Enrico Degani, Federico Marchesano, Stefano Risso ed Edmondo Tedesco.
Domani sera, spazio invece a un altro eroe lanciato dalla ben nota capacità imprenditoriale di Pastrone che con André Deed, alias Cretinetti, lanciò uno dei primi eroi comici della storia del cinema; alcuni dei suoi corti saranno sonorizzati da Andrea Marazzi. Infine, Carlo Barbagallo dirigerà la colonna sonora che accompagnerà La guerra e il sogno di Momi, capolavoro visionario di Segundo de Chomón.
Al progetto hanno collaborato Museo nazionale del Cinema, Dams e Scuola di Musica Elettronica del Conservatorio di Torino.
Due serate Saranno proiettate le pellicole più celebri del geniale produttore con musica dal vivo