Corriere Torino

CINE BUSSOLA

- A cura di Paolo Baldini

Cinenews sul blog Marilyn.corriere.it

PICCOLE DONNE (durata 135’)

Il classiciss­imo della letteratur­a romantica di Louisa May Alcott aggiornato da Greta Gerwig tenendo presente sia il film del 1933 con Katharine Hepburn sia il polpettone del 1949 con Liz Taylor e June Allyson. Gioie e dolori di quattro sorelle durante la guerra di secessione Usa. Cast sopraffino: i più bravi sono Saoirse Ronan e Timothée Chalamet. ●●●

HAMMAMET (durata 126’)

Il declino di Bettino Craxi nell’esilio tunisino. Il rapporto con la figlia, il partito, i sodali politici, i nani e le ballerine. Gianni Amelio è interessat­o soprattutt­o ai tormenti dell’uomo di potere che inciampò su se stesso. Un film che non è fatto per piacere ma per far discutere. Eccellente Favino, e non solo per il trucco: gesti, voce e sguardi valgono lo spettacolo. ●●●

CITY OF CRIME (durata 99’)

Cosa potrebbe succedere se per una disperata caccia all’uomo venissero chiusi i 21 ponti che cingono l’isola di Manhattan e di conseguenz­a bloccate strade, ferrovie, metro? Struttura classica, significat­i liquidi, inseguimen­ti adrenalini­ci. Il detective - eroe è Chadwik Boseman, già Black Panther per le saghe Marvel, con l’agente (mammina) Sienna Miller. ●●●

SULLE ALI DELL’AVVENTURA (durata 113’)

Via dalla pazza folla insieme agli animali da cortile. L’ornitologo (vero) Christian Moullec vuole raddrizzar­e l’orientamen­to delle oche orfane guidandole verso Nord con il deltaplano. Ci riuscirà grazie all’imprinting e al figlio teen ager conquistat­o dal papà visionario. Ingenuo, ecologico. ●●

LA RAGAZZA D’AUTUNNO (durata 120’)

Straordina­rio ritratto d’epoca attraverso i profili psicologic­i di due ragazze che nella Russia appena uscita dalla guerra cercano di ricostruir­e la loro vita: l’infermiera alta e impacciata che soffre di blocchi mentali e la soldatessa addetta a compiacere i militari al fronte. Conferma del talento chic di Kantemir Balagov, 28 anni, dopo Tesnota. ●●●●

TOLO TOLO (durata 90’)

L’epopea post fantozzian­a di un perdente nato, dai debiti con il sushi bistrot nelle Murge all’africa dei colpi di Stato e dei clandestin­i coniugata al «tema dei temi»: i migranti. Checco Zalone non è un comico (e un cineasta) qualsiasi. Ma il meglio del film, intelligen­te e divertente, affiora quando può tirare calci agli italiani narcisisti, pasticcion­i e furfantell­i. ●●●

SORRY WE MISSED YOU (durata 100’)

Meglio di qualsiasi dossier sul lavoro. La storia dell’ex muratore cinquanten­ne di Newcastle travolto dalla crisi che s’affida alle consegne a domicilio. S’illude di diventare padrone del suo destino e si trasforma invece in uno schiavo senza garanzie. Delizioso Ken Loach. Appassiona­to. ●●●

JUMANJI - THE NEXT LEVEL (durata 114’)

Nonno Devito ha un avatar muscoloso, Dwayne «The Rock» Johnson, nel terzo capitolo di Jumanji. Scansata la nostalgia per il film capostipit­e con Robin Williams, gli amici di Benvenuti nella giungla si ritrovano per una nuova avventura nel cine-videogioco. Jake Kasdan dirige con humour ,mala pentola bolle solo quando manca poco all’happy end. ●●

STAR WARS - L’ASCESA DI SKYWALKER (durata 155’)

Nono episodio della «saga delle saghe» iniziata nel 1977. I sopravviss­uti della Resistenza affrontano il Primo Ordine mentre Rey, Finn e Poe continuano il loro viaggio. La battaglia definitiva può iniziare. Per appassiona­ti duri e puri. Ma il ritmo è gagliardo e può colpire a prescinder­e. Adam Driver è il divo, con alcune reviviscen­ze vip. Robusto. ●●●

PINOCCHIO (durata 145’)

Fedele alla fiaba di Collodi (1881), ma con il Garrone touch ben evidente e un Benigni tenero e commovente nel dolce ruolo di Geppetto. Scordate Disney, ma ricordate lo sceneggiat­o Anni 70 di Luigi Comencini. ll Gatto (Papaleo), la Volpe (Ceccherini), Mangiafuoc­o (Proietti) e la Fata Turchina (Marine Vacth). Tutti lì a raccontare la forza dell’amore. ●●●

IL PRIMO NATALE (durata 100’)

Furbi e bravi, Ficarra e Picone assemblano una favola di Natale con citazioni di Franchi & Ingrassia, Troisi & Benigni, Ritorno al futuro e Totò. Il prete e il ladro si ritrovano, litigando, nella Palestina dell’anno zero, poco prima della nascita di Gesù. Sorridente, orizzontal­e, ma il fiato è corto. ●●

LA DEA FORTUNA (durata 114’)

La ribelle Jasmine Trinca, che deve curarsi, irrompe nella vita e nello stanco menage della coppia alternativ­a Edoardo Leo - Stefano Accorsi (eccellenti) e consegna loro i due figli. È l’occasione per riscoprire il senso della famiglia, il ruolo dei genitori, le logiche imperfette dell’amore, tradimenti compresi. Ferzan Ozpetek melodramma­tico ma incisivo. ●●●

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