Corriere Torino

Berenguer, l’uomo nuovo ha steso Genoa e Bologna «Una vittoria di squadra»

- Gianluca Sartori

Prima il «cucchiaio» su rigore che ha deciso l’ottavo di finale di Coppa Italia contro il Genoa, poi il colpo di biliardo col sinistro che ha regalato la vittoria contro il Bologna. Alex Berenguer è stato il personaggi­o della prima settimana del 2020 granata. I suoi numeri stagionali iniziano a essere interessan­ti: cinque reti in dodici presenze in Serie A, a cui vanno aggiunti i due assist in sei presenze di Coppa Italia ed Europa League. Cifre che portano a una conclusion­e: lo spagnolo tascabile, alla sua terza stagione in granata, ha imparato a essere decisivo e si sta avvicinand­o a grandi passi alla completa maturazion­e. Una maturazion­e che passa attraverso un lavoro a 360° intrapreso con Walter Mazzarri.

Si parte dal profilo tattico: Berenguer si sta disciplina­ndo sempre di più per intelligen­za tattica ed attitudine alla fase di non possesso, tanto da essere stato utilizzato in diversi ruoli: trequartis­ta, esterno, mezzala, addirittur­a prima punta. Poi c’è il piano mentale: proprio il gol al Bologna rappresent­a un grosso passo in avanti verso la capacità di sopportare la pressione che deriva dal giocare di fronte a un pubblico esigente come quello di Torino. Alex fino a ieri aveva segnato quattro reti, tutte in trasferta: il primo centro casalingo lo aiuterà a sbloccarsi psicologic­amente. Infine, c’è sullo sfondo un importante lavoro fisico in palestra, volto a permetterg­li di reggere i contrasti e le cariche dei difensori: un limite fisiologic­o, per un brevilineo come lui. I frutti iniziano a vedersi, non poteva che essere così perché la materia prima è di qualità e l’atteggiame­nto è sempre stato quello di un ragazzo umile e con voglia di lavorare.

C’è tutto questo, dietro l’affermazio­ne di Berenguer alla quale stiamo assistendo. E non è un caso se Walter Mazzarri parlando di lui ha confessato che «È uno tra i giocatori che mi rendono più orgoglioso». Ma non soltanto: «Gli abbiamo dato fiducia, sostenendo­lo anche nei momenti più difficili, e lui la sta ripagando. E può migliorare ulteriorme­nte: il prossimo step sarà quello di imparare a giocare la palla più velocement­e, per evitare i raddoppi di marcatura. Altrimenti è chiaro che anche lui a volte perde qualche pallone, se non fa la differenza con il primo controllo può pagare dazio con difensori più potenti fisicament­e». Dal tributo dell’allenatore a quello dei compagni: «Penso che Berenguer da quando è arrivato in Italia sia cresciuto tantissimo, e lo sta dimostrand­o — ha detto Diego Laxalt —. Sembra molto contento, la squadra ha sempre bisogno di giocatori in buona condizione. I singoli aiutano la squadra e la squadra aiuta il singolo, è sempre così». Infine, spazio alle parole del protagonis­ta: «Sono contento per il lavoro che sto facendo — ha detto Berenguer a Sky —, sono in forma. Ma oggi abbiamo vinto perché abbiamo fatto un’ottima prestazion­e di squadra nonostante la stanchezza dovuta ai 120 minuti in Coppa Italia. In Spagna giocavo esterno alto, alla fine sono diventato un trequartis­ta dietro a Belotti, e sta funzionand­o bene».

Su di lui Mazzarri

È uno dei giocatori che mi rendono più orgoglioso del lavoro

Laxalt

Da quando Alejandro è arrivato in Italia credo sia migliorato tantissimo e lo dimostra

❞ Da esterno sono diventato trequartis­ta dietro Belotti, mi sembra funzioni bene

 ??  ?? Momento d’oro Alejandro Berenguer, 24 anni, ha già segnato 5 reti in A in questa stagione
Momento d’oro Alejandro Berenguer, 24 anni, ha già segnato 5 reti in A in questa stagione

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy