Berenguer, l’uomo nuovo ha steso Genoa e Bologna «Una vittoria di squadra»
Prima il «cucchiaio» su rigore che ha deciso l’ottavo di finale di Coppa Italia contro il Genoa, poi il colpo di biliardo col sinistro che ha regalato la vittoria contro il Bologna. Alex Berenguer è stato il personaggio della prima settimana del 2020 granata. I suoi numeri stagionali iniziano a essere interessanti: cinque reti in dodici presenze in Serie A, a cui vanno aggiunti i due assist in sei presenze di Coppa Italia ed Europa League. Cifre che portano a una conclusione: lo spagnolo tascabile, alla sua terza stagione in granata, ha imparato a essere decisivo e si sta avvicinando a grandi passi alla completa maturazione. Una maturazione che passa attraverso un lavoro a 360° intrapreso con Walter Mazzarri.
Si parte dal profilo tattico: Berenguer si sta disciplinando sempre di più per intelligenza tattica ed attitudine alla fase di non possesso, tanto da essere stato utilizzato in diversi ruoli: trequartista, esterno, mezzala, addirittura prima punta. Poi c’è il piano mentale: proprio il gol al Bologna rappresenta un grosso passo in avanti verso la capacità di sopportare la pressione che deriva dal giocare di fronte a un pubblico esigente come quello di Torino. Alex fino a ieri aveva segnato quattro reti, tutte in trasferta: il primo centro casalingo lo aiuterà a sbloccarsi psicologicamente. Infine, c’è sullo sfondo un importante lavoro fisico in palestra, volto a permettergli di reggere i contrasti e le cariche dei difensori: un limite fisiologico, per un brevilineo come lui. I frutti iniziano a vedersi, non poteva che essere così perché la materia prima è di qualità e l’atteggiamento è sempre stato quello di un ragazzo umile e con voglia di lavorare.
C’è tutto questo, dietro l’affermazione di Berenguer alla quale stiamo assistendo. E non è un caso se Walter Mazzarri parlando di lui ha confessato che «È uno tra i giocatori che mi rendono più orgoglioso». Ma non soltanto: «Gli abbiamo dato fiducia, sostenendolo anche nei momenti più difficili, e lui la sta ripagando. E può migliorare ulteriormente: il prossimo step sarà quello di imparare a giocare la palla più velocemente, per evitare i raddoppi di marcatura. Altrimenti è chiaro che anche lui a volte perde qualche pallone, se non fa la differenza con il primo controllo può pagare dazio con difensori più potenti fisicamente». Dal tributo dell’allenatore a quello dei compagni: «Penso che Berenguer da quando è arrivato in Italia sia cresciuto tantissimo, e lo sta dimostrando — ha detto Diego Laxalt —. Sembra molto contento, la squadra ha sempre bisogno di giocatori in buona condizione. I singoli aiutano la squadra e la squadra aiuta il singolo, è sempre così». Infine, spazio alle parole del protagonista: «Sono contento per il lavoro che sto facendo — ha detto Berenguer a Sky —, sono in forma. Ma oggi abbiamo vinto perché abbiamo fatto un’ottima prestazione di squadra nonostante la stanchezza dovuta ai 120 minuti in Coppa Italia. In Spagna giocavo esterno alto, alla fine sono diventato un trequartista dietro a Belotti, e sta funzionando bene».
❞
Su di lui Mazzarri
È uno dei giocatori che mi rendono più orgoglioso del lavoro
Laxalt
Da quando Alejandro è arrivato in Italia credo sia migliorato tantissimo e lo dimostra
❞ Da esterno sono diventato trequartista dietro Belotti, mi sembra funzioni bene