Corriere Torino

All’itinera il derby di Torino

- Timothy Ormezzano

Il derby torinese della palla ovale finisce con vincitori e vinti intorno a varie pinte di birra. I primi sono quelli dell’itinera Cus Torino Ad Maiora, in trionfo per 10-7. I secondi sono i rivali stracittad­ini del Tkgroup VII Torino Rugby, sconfitti di misura nell’ultima giornata del girone di andata della Serie A. La classifica, ora, è più ristretta di un caffè napoletano: Accademia Ivan Francescat­o e Biella 34 punti, VII Torino 33, Pro Recco 31, Cus Torino 29 con una partita in meno da recuperare il 2 febbraio contro il Cus Genova. Tra i 500 tifosi che hanno affollato la tribunetta dell’albonico di Grugliasco c’è chi sostiene che la rivalità stracittad­ina sporca il bel rito del terzo tempo, con alcuni giocatori che preferisco­no non presentars­i al brindisi finale. «Balle — smentiscon­o dalla panchina cussina —, le uniche vere ruggini sono quelle tra i dirigenti: questioni vecchie, robe degli anni Ottanta». Il match è un po’ bloccato dalla tensione e senza esclusione di colpi come ogni derby che si rispetti. Il VII scappa presto sullo 0-7: meta in contropied­e di Antonio «la freccia del sud» Arrigo, poi trasformat­a da Francesco De Razza. Un paio di minuti e i biancoazzu­rri riportano il pallottoli­ere sul 7-7, grazie a una bella azione conclusa da una penetrazio­ne di Matteo Cruciani. La trasformaz­ione è di Facundo Columbia, che poco dopo fallisce un calcio piazzato piuttosto facile. Il Cus Toricato

sul più bello da Clayton Manga. Il colpo del ko è un piazzato di Columba, che centra i pali in un silenzio monacale. L’harakiri finale è del VII Torino, che al 79’ paga un eccesso di fiducia nei suoi avanti: non si accontenta di calcio facile e manda la palla in touche, finendo per sbattere per l’ultima volta sul muro cussino. «Vittoria sofferta? Io direi vittoria guadagnata – la sintesi del coach degli universita­ri Lucas D’angelo —. VII ci ha messo in difficoltà con le mischie chiuse, ma sono molto

La storica rivalità e le vecchie ruggini non impediscon­o il bel rito del terzo tempo

contento del nostro primo tempo offensivo, con un bel gioco alla mano. È un campionato bellissimo, senza una regina assoluta». Un po’ amara invece l’analisi dell’allenatore­giocatore di VII, Troy Nathan, che ritrova il sorriso non appena prende in braccio suo figliolett­o Knox: «Siamo delusi per il risultato, ma le sconfitte servono per fare esperienza. La corsa per la promozione? Pensiamo a fare un passo alla volta. E facciamo i compliment­i al Cus Torino». Fair play. Questo è il rugby, anche quando è tempo di derby.

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