Nkoulou alza il muro
Solido, puntuale e preciso: nel 2020 il Toro non ha subito gol con lui in campo
tutti conoscevano, questo dipendeva da lui. E con il nuovo anno, il vero Nkoulou sembra essere tornato. Una prova dopo l’altra, la prima settimana del 2020 ha riproposto un giocatore dominante: contro Roma e Bologna, ma pure nei tempi supplementari di Coppa Italia con il Genoa, si è rivisto quel leader di cui il Toro aveva un grande bisogno. Non a caso sono zero i gol subiti con Nkoulou in campo in queste tre partite. Sempre puntuale in anticipo, sempre preciso con la palla tra i piedi, sempre lucido nel tenere uniti i fili che legano i reparti alzando o abbassando la linea difensiva a seconda della situazione. Un errore solo, indotto da una cattiva gestione del pallone sull’asse Simone Verdi-soualiho Meité poteva costare caro, con Rodrigo Palacio che ha graziato tutti a inizio secondo tempo nella partita di domenica. Una parentesi più che una macchia, poi Nkoulou ha ripreso a dettare legge, alzando pure la voce se necessario. Un ulteriore dettaglio che dettaglio non è, capace di ribadire un concetto: Nkoulou è tornato. Anche per questo c’è il Camerun che insiste per riportarlo pure in Nazionale. Anche per questo Mazzarri è tornato a parlare di lui come di un insostituibile di questo Toro, che con le unghie sta ritrovando continuità di rendimento e risultati nonostante mille difficoltà: lui insieme a Sirigu, Tomas Rincon e Andrea Belotti rappresenta la spina dorsale della squadra, dalla loro condizione dipende l’umore di tutto il Toro. Quello di Nkoulou sta tornando ai massimi livelli. Ed è tutta un’altra storia.
La nostra asse portante è Belotti-nkoulou-sirigu Forse anche Rincon Sono tre-quattro giocatori che fanno girare bene la squadra La frase di Mazzarri