L’unione fa il Toro
Verso il Milan, Longo ritrova Baselli e Zaza E l’affetto dei tifosi che seguono l’allenamento
Gli innamorati perdonano (quasi) tutto. Sicuramente sono sempre pronti a dare un’altra possibilità. È successo anche ieri al Filadelfia, dove il Torino è stato accolto da più di 300 tifosi per il primo allenamento nella marcia di avvicinamento alla sfida di San Siro, contro il Milan. Moreno Longo — coerentemente con quanto aveva annunciato al momento del suo arrivo in granata — ha disposto l’apertura delle porte del «Fila» nonostante il ko contro la Sampdoria, il quarto consecutivo in campionato, scommettendo su una risposta positiva dei tifosi, puntualmente è arrivata. Venti gol subiti nelle ultime cinque partite ufficiali sono difficili da digerire, per tutti. Ma la rinnovata unione tra tifosi e squadra è senz’altro fondamentale per aiutare i giocatori a ritrovare serenità. E altrettanto importante è il recupero degli infortunati: segnali positivi arrivano da Baselli, Zaza e De Silvestri, tutti recuperabili per la trasferta del prossimo lunedì. Il centrocampista e l’attaccante hanno svolto buona parte del programma con il resto del gruppo, lavorando soprattutto sulla parte atletica: il ritorno a pieno regime è per entrambi vicino. La seduta di allenamento svolta sul campo principale del Filadelfia non ha invece visto protagonista De Silvestri, che contro la Sampdoria ha riportato una lieve distorsione alla caviglia destra. Per lui lavoro personalizzato, ma le sue condizioni non preoccupano.
«So quello che i nostri tifosi possono darci», aveva detto Moreno Longo nel suo primo giorno in granata. Il tecnico ha puntato subito sulla sinergia con la piazza, consapevole che possa essere un’arma in più come è successo nella scorsa stagione, quando il Torino aveva vinto otto delle dieci partite casalinghe disputate nel girone di ritorno. Erano un migliaio circa i tifosi giunti al «Fila» per il primo allenamento a porte aperte della scorsa settimana, speranzosi che contro la Sampdoria potesse scattare la scossa giusta. Così non è stato, la partita contro i blucerchiati ha fatto capire che serve più tempo al nuovo allenatore per guarire i mali di questo Torino. Il k.o. contro la banda Ranieri ha smorzato gli entusiasmi, ma la risposta del pubblico alla ripresa dei lavori è stata comunque positiva, considerato il contesto.
Nessun trionfalismo, come è naturale che sia, ma un clima sereno e costruttivo. Quando la squadra è entrata in campo, alle 15.30, è stata salutata da applausi di incoraggiamento. Qualche minuto prima Longo aveva fatto capolino dagli spogliatoi, entrando in campo per sistemare l’attrezzatura per il lavoro. Un sorriso ai tifosi, un «ce la faremo» mormorato a chi lo incitava. Applausi convinti per il tecnico, religioso silenzio durante il lavoro del gruppo. Un lavoro intenso durato un’ora e mezza, tra fasi dedicate al lavoro atletico agli ordini del preparatore Nava (particolarmente necessario, viste le ultime performance della squadra da questo punto di vista), possesso palla e partitella. Longo, insieme ai suoi collaboratori Migliaccio e Asta, ha seguito passo dopo passo il lavoro dei suoi, sempre in prima persona, tra un incitamento e un’indicazione.
Un boato del pubblico ha sottolineato un gol in rovesciata di Belotti nella partitella conclusiva. Nessuna indicazione particolare in ottica formazione anti-milan, se non il fatto che entrambe le squadre schieravano una difesa a tre. Longo avrà tempo per riflettere sulle scelte: si gioca lunedì sera, ci sono quindi cinque giorni di lavoro da sfruttare. Oggi l’allenamento sarà a porte chiuse poiché in programma c’è una seduta tattica, ma domani mattina (a partire dalle 10.45) il Filadelfia tornerà ad aprire le porte ai tifosi. Che in una trentina, dopo l’allenamento di ieri, hanno atteso l’uscita dei giocatori dal garage sul lato di via Spano per foto e autografi. Sì, questo è proprio amore.