Pecci: «Non sprecate l’amore del Fila»
Il regista del ‘76 ai giocatori granata: «L’appoggio incondizionato è la nostra forza»
Proverà a ripartire dalla spinta della sua gente il Toro. Perché nonostante un periodo tutt’altro che esaltante, con la squadra reduce da quattro sconfitte consecutive, ai granata non sta mancando il supporto dei tifosi. In trecento, ieri pomeriggio, hanno popolato le tribune del Filadelfia per assistere alla ripresa dei lavori in vista della gara di lunedì a San Siro. E, malgrado un momento di crisi profonda, i tifosi hanno voluto mostrare tutta la loro vicinanza alla squadra. Niente fischi o contestazioni: solo
❞ I risultati negativi sono evidenti, ma la squadra resta di buon livello
applausi, per spronare la squadra a lasciarsi alle spalle un periodo difficile.
«Il Toro è proprio questo» commenta Eraldo Pecci, grande protagonista nello Scudetto conquistato dai granata nel 1976. «La squadra non sta vivendo un momento difficile ma ne uscirà, anche se ci sarà da soffrire e una via d’uscita non sembra immediata. I risultati e le prestazioni negative sono evidenti e sotto gli occhi di tutti, ma il livello della rosa rimane comunque buono. Non ne verrà fuori un campionato particolarmente esaltante per quelle che erano le premesse , ma questo appoggio incondizionato è la dimostrazione di ciò che è veramente il Toro».
Proprio l’entusiasmo ed il supporto dei tifosi potranno essere una delle chiavi per lasciarsi alle spalle il momento di crisi. «Tifando e sostenendo la squadra non si può spinl’ex gere un pallone in porta — spiega Pecci —, ma si riesce comunque ad aiutare i giocatori in campo. In ogni caso l’aspetto fondamentale per il Toro è aver ritrovato la sua gente. Perché una volta che questo periodo negativo sarà superato, la squadra potrà ripartire da questo grandissimo vantaggio».
Di vitale importanza, a detta di Pecci, c’è soprattutto la decisione di Moreno Longo di riaprire le porta degli allenamenti ai tifosi. Il numero ed il sostegno dei sostenitori presenti stanno già dando ragione al nuovo tecnico. Ed anche centrocampista, uno che il mondo granata lo conosce molto bene, sta dalla parte di Longo: «Il Filadelfia chiuso ai tifosi è una bestialità. Perché il Toro deve fare il Toro e, quando lo fa, ha già vinto in partenza. Arrivare sesti o noni non cambia niente: quando giochi al Filadelfia, vedi in campo qualche giovane del vivaio e puoi contare sull’appoggio della tua gente hai già vinto. Il Toro è unico ed è proprio questo: la sua storia e la sua gente». Longo, ora, ripartirà proprio da qui.
Le porte aperte
«Arrivare sesti o noni non cambia niente, se il Toro fa il Toro vince in partenza»