Corriere Torino

Pecci: «Non sprecate l’amore del Fila»

Il regista del ‘76 ai giocatori granata: «L’appoggio incondizio­nato è la nostra forza»

- Alberto Giulini

Proverà a ripartire dalla spinta della sua gente il Toro. Perché nonostante un periodo tutt’altro che esaltante, con la squadra reduce da quattro sconfitte consecutiv­e, ai granata non sta mancando il supporto dei tifosi. In trecento, ieri pomeriggio, hanno popolato le tribune del Filadelfia per assistere alla ripresa dei lavori in vista della gara di lunedì a San Siro. E, malgrado un momento di crisi profonda, i tifosi hanno voluto mostrare tutta la loro vicinanza alla squadra. Niente fischi o contestazi­oni: solo

❞ I risultati negativi sono evidenti, ma la squadra resta di buon livello

applausi, per spronare la squadra a lasciarsi alle spalle un periodo difficile.

«Il Toro è proprio questo» commenta Eraldo Pecci, grande protagonis­ta nello Scudetto conquistat­o dai granata nel 1976. «La squadra non sta vivendo un momento difficile ma ne uscirà, anche se ci sarà da soffrire e una via d’uscita non sembra immediata. I risultati e le prestazion­i negative sono evidenti e sotto gli occhi di tutti, ma il livello della rosa rimane comunque buono. Non ne verrà fuori un campionato particolar­mente esaltante per quelle che erano le premesse , ma questo appoggio incondizio­nato è la dimostrazi­one di ciò che è veramente il Toro».

Proprio l’entusiasmo ed il supporto dei tifosi potranno essere una delle chiavi per lasciarsi alle spalle il momento di crisi. «Tifando e sostenendo la squadra non si può spinl’ex gere un pallone in porta — spiega Pecci —, ma si riesce comunque ad aiutare i giocatori in campo. In ogni caso l’aspetto fondamenta­le per il Toro è aver ritrovato la sua gente. Perché una volta che questo periodo negativo sarà superato, la squadra potrà ripartire da questo grandissim­o vantaggio».

Di vitale importanza, a detta di Pecci, c’è soprattutt­o la decisione di Moreno Longo di riaprire le porta degli allenament­i ai tifosi. Il numero ed il sostegno dei sostenitor­i presenti stanno già dando ragione al nuovo tecnico. Ed anche centrocamp­ista, uno che il mondo granata lo conosce molto bene, sta dalla parte di Longo: «Il Filadelfia chiuso ai tifosi è una bestialità. Perché il Toro deve fare il Toro e, quando lo fa, ha già vinto in partenza. Arrivare sesti o noni non cambia niente: quando giochi al Filadelfia, vedi in campo qualche giovane del vivaio e puoi contare sull’appoggio della tua gente hai già vinto. Il Toro è unico ed è proprio questo: la sua storia e la sua gente». Longo, ora, ripartirà proprio da qui.

Le porte aperte

«Arrivare sesti o noni non cambia niente, se il Toro fa il Toro vince in partenza»

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Eraldo Pecci

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