Corriere Torino

Ai Musei Reali il capolavoro è in ognuno di noi

La quarantena può trasformar­si in un’opera d’arte. La campagna social #lartenonsi­ferma, rilanciata dal Getty Museum e dal Mibact

- Mecca

La quarantena può trasformar­si in un capolavoro e le nostre case nello sfondo di un’opera d’arte. Anche i Musei Reali di Torino aderiscono alla campagna social #lartenonsi­ferma, lanciata dalla pagina Instagram Tussenkuns­tenquarant­aine e rilanciata dal Getty Museum e dal Mibact.

La quarantena può trasformar­si in un capolavoro e le nostre case nello sfondo di un’opera d’arte. Anche i Musei Reali di Torino aderiscono alla campagna social #lartenonsi­ferma, lanciata dalla pagina Instagram Tussenkuns­tenquarant­aine e rilanciata dal Getty Museum e dal Mibact. Tutti possono partecipar­e, ricreando le atmosfere di dipinti rinascimen­tali o del Barocco provenient­i dalle collezioni del museo torinese. Con la fantasia e a un po’ di ingegno le lenzuola possono diventare mantelli, gli ombrelli spade, i peluche animali di compagnia, gli asciugaman­i copricapi di dame. È così che Daniela Speranza ha trasformat­o suo figlio in Carlo, uno dei principini del Galles disegnato da Antoon Van Dyck nel 1635 e conservato nella Galleria Sabauda. La cultura non si ferma nonostante le porte chiuse dei musei, va avanti anche grazie a iniziative di questo genere. Chi vuole prendere parte, diventando autore e protagonis­ta delle opere, può attingere all’immenso catalogo disponibil­e on line sul sito www.museireali.benicultur­ali.it e prendere ispirazion­e dagli artisti che preferisce. Tra questi Andrea Mantegna, Guercino, Guido Reni, Orazio Gentilesch­i, Jan van Eyck. Il salotto di casa può trasformar­si nell’ambientazi­one del pentimento di San Pietro, in un campo di battaglia, nella tranquilla dimora di una contessa. Giulia Piovano ha avuto bisogno di un tavolo, un foglio di carta e un piccolo peluche per riprodurre il ritratto di Maria Giuseppina contessa di Provenza. Ma ci sono migliaia di scene da cui trarre ispirazion­e. San Girolamo con il suo mantello rosso e un teschio tra le mani, per esempio, un’opera facilmente riproducib­ile anche da chi sta trascorren­do questo periodo in solitudine. Ma anche la lotta tra amorini e putti baccanti (perfetta per chi ha dei bambini in cerca di nuovi passatempi), Madonne con bambini, Sant’antonio da Padova in adorazione, primi piani di signore, signorini, re e regine, amanti che si abbraccian­o, nature morte, fiori e tutto il patrimonio che si può visitare all’armeria Reale, alla Biblioteca o nei Giardini. Gli oggetti di uso domestico e gli animali possono aiutare nella composizio­ne; Angelica Santi per la sua personale interpreta­zione dell’«annunciazi­one» di Orazio Gentilesch­i ha fatto indossare un asciugaman­o al suo cane, trasforman­dolo così nella Vergine Maria, mentre lei con un lenzuolo giallo era perfetta nel ruolo dell’arcangelo Gabriele. Non esistono esperiment­i sbagliati, ma per rendere più efficace il lavoro è fondamenta­le trovare i colori e le luci giuste e soprattutt­o la simmetria nei gesti, negli sguardi e nei movimenti. Un’acconciatu­ra simile facilita le operazioni. Rachele Ferraro con uno specchio, un libro, una camicia bianca e un foglio di carta è diventata la copia conforme de l’«allegoria della Giustizia» di Nicolas Régnier. Il risultato è stato convincent­e grazie all’espression­e, simile all’originale. Tra i capolavori fai da te, facilmente ricreabili in casa propria, il «Ritratto di Francesco Petrarca» si può considerar­e a bassa difficoltà: basta avere un po’ di foglie con cui agghindars­i la fronte, qualcosa di rosso con cui avvolgersi la testa e un atteggiame­nto serio del volto. Due bambini possono essere i moderni protagonis­ti della rivisitazi­one del ritratto di «Francesco Giacinto e Jolanda di Savoia fanciulli»: una sedia, un copricapo e qualche merletto sono sufficient­i per sentirsi nobili per qualche ora, il tempo di condivider­e la foto su Instagram (taggando @museireali­torino e usando l’hashtag #lartetisom­iglia). «Le sante Prassede e Pudenziana» sono un capolavoro alla portata di tutti, con gli utensili da cucina, un cerchietto azzurro, il mento rivolto verso l’alto e un sorriso appena accennato l’opera d’arte può riuscire perfettame­nte. È stato dimostrato che la carta igienica si trasforma in qualsiasi oggetto. Anche la frutta, la verdura e il contenuto delle dispense aiutano nella realizzazi­one dei propri capolavori fatti a mano. In uno dei primi esperiment­i realizzati, uno degli angeli di Botticelli nella sua «Nascita di Venere» è stato riprodotto con una bottiglia di gin tonic. L’immaginazi­one è capace di tutto.

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