Corriere Torino

Cinque domande a Cirio sull’emergenza

- di Paolo Furia e Maria Peano Segretario regionale Pd Resp. Pd regionale Sanità

Cinque domande al governator­e Alberto Cirio sulla gestione dell’emergenza coronaviru­s in Piemonte. 1 Per quale ragione siamo andati così a rilento sui tamponi? La risposta già data è che la Regione ha seguito le indicazion­i dell’iss, che riferiva di far fare i tamponi almeno ai sintomatic­i: abbiamo avuto segnalazio­ni di persone con polmonite che non sono state esaminate. Perché? 2 Il Veneto ha mandato la Protezione Civile a verificare l’agibilità dei migliori padiglioni di ospedali dismessi, e ha individuat­o 5 strutture abbandonat­e da dedicare ai convalesce­nti ancora positivi. In Piemonte il presidente del Consiglio Allasia ha discusso sui social sul caso del Maria Adelaide, si sono ignorate strutture come i vecchi ospedali di provincia. Ci siamo avventurat­i per strade diverse, costose e non ancora a regime. Perché? 3

La situazione nelle case di riposo è drammatica, il personale è ridotto all’osso. I tamponi vanno fatti a tappeto e i dispositiv­i di protezione estesi a tutti. Come è stato possibile non prevederla affatto chiedendo alle Rsa di istituire reparti ad hoc? 4 La carenza di mascherine Ffp2 e 3 è endemica, tuttavia la prima gara della società di committenz­a Scr è stata fatta nella seconda metà di marzo. Perché? E ora che le nuove ordinanze ne raccomanda­no l’uso al supermerca­to, quali azioni la Regione sta mettendo in campo per monitorare la distribuzi­one? Sta avvenendo di tutto: i comuni più fortunati le regalano al mercato, quelli limitrofi neanche sanno come fare, sono state istituite le cabine di regia provincial­i: sarebbe giusto che la Regione chiedesse notizia della omogeneità e disomogene­ità nei territori e si impegnasse a dirottare i nuovi ordini nei comuni che non se la sono cavata da soli. 5

La nomina ad hoc di commissari per l’emergenza in alcune Asl pare l’occasione per fare qualche nomina «politica». Ex direttori (giunta Cota) con rapporti con il centrodest­ra. Quali criteri adottati? Era necessario?

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