Rsa, va in difficoltà anche Brandizzo
Un’infermiera per 80 ospiti. Con tre infermiere rimaste a lavorare su tre turni nella struttura Piccola Lourdes di Brandizzo. Dopo le case di riposo di Torino centro, Vercelli, San Mauro e Pinerolo ora l’emergenza causata dal Coronavirus scoppia anche nella Rsa alle porte del capoluogo . «Non so come gestire la situazione — sbotta il sindaco Paolo Bodoni —.I pochi dipendenti che stanno lavorando sono eroi». In 18, tra infermieri e operatori sociosanitari che lavorano nella struttura, sono risultati positivi al tampone. Così come anche il parroco don Mario Perlo, che è il presidente della Rsa. «Cari parrocchiani sono in quarantena perché positivo al
Covid 19 — ha scritto —. Mi dispiace ma non mi abbatto. Per ora non ho né sintomi né febbre e ringrazio il buon Dio. Ho annullato tutte le celebrazioni in streaming che avevo programmato». Una situazione drammatica che le infermiere avevano già segnalato diversi giorni fa. «Ma i tamponi ci sono stati fatti solo ieri mattina nonostante avessimo segnalato che alcuni di noi erano stati male già a fine marzo — racconta la coordinatrice delle infermiere della struttura Flora Russo —. Chi di noi è risultato positivo, come me, starà a casa. Le tre colleghe risultate negative invece dormiranno in struttura così da provare a non ammalarsi. Ad affiancarle altri dodici operatori. Non sappiamo però per quanto riusciranno a gestire questa situazione. Tra gli ospiti ci sono già due positivi, portati in ospedale, e altri sette sospetti. Ma il contagio si potrebbe estendere: in molti presentano la febbre e sintomi». Intanto mentre i carabinieri del Nas nei giorni scorsi hanno avviato le indagini nelle case di riposo piemontesi, ieri il Codacons ha depositato in tutte le Procure della regione un esposto in cui si chiede di aprire delle indagini sul territorio per verificare eventuali carenze ed omissioni da parte della Pubblica amministrazione.