Polizia, oggi la festa in tono minore «Ma siamo sempre vicini ai cittadini»
Cerimonia sobria e con pochissimi partecipanti nel rispetto delle norme
Lo scorso anno la festa della polizia si era svolta nell’incantevole cornice della palazzina di caccia di Stupinigi, ma nel 2020 la cerimonia per il 168° anniversario della fondazione torna all’antico, con una cerimonia «sobria ed essenziale, coerente al periodo che stiamo vivendo». Niente buffet, niente discorsi ufficiali e soprattutto nessun invitato. Questa mattina, per la prima volta, le celebrazioni del 10 aprile non avranno spettatori, ad eccezione del questore Giuseppe De Matteis, del prefetto Claudio Palomba e del cappellano della polizia. Non ci saranno i rappresentanti delle altre forze dell’ordine, le autorità civili e soprattutto mancheranno anche i poliziotti con le loro famiglie.
«Lo svolgimento della cerimonia avrà modalità senza precedenti — fanno sapere dalla Questura — Nel rispetto della drammatica emergenza sanitaria e delle normative che vietano assembramenti, si è scelto di limitare al minimo le presenze. La polizia resta comunque vicina ai cittadini e cercherà di raggiungerli attraverso i canali social e istituzionali». Una festa in tono minore, ma comunque carica di forti contenuti, che si sdoppierà in contemporanea fra il cortile della Questura e il piazzale del Reparto Mobile. Si comincerà alle 9,30 quando di fronte all’ingresso di corso Vinzaglio si schiereranno due delle quattro «alte uniformi» che deporranno una corona di fronte al momento ai caduti. Se nel 2019, alla presenza del vicedirettore generale Alessandra Guidi, erano stati letti i messaggi del Presidente della Repubblica, del capo della polizia e del Ministro dell’interno, dall’edizione di quest’anno sono stati cancellati tutti i discorsi. Che però verranno pubblicati sul sito internet istituzionale e sulle pagine social della polizia. L’unico a parlare sarà don Antonio, il cappellano. Nel cortile della Questura anche il picchetto d’onore formato da 10 agenti e da un trombettiere avrebbe faticato a trovare il giusto spazio, almeno senza violare le distanze di sicurezza, e così le note del «silenzio» saranno diffuse solo dagli altoparlanti.
Subito dopo la conclusione della breve cerimonia tutti gli agenti torneranno a impegnarsi nei controlli «anti-contagio» che, assieme alle altre forze dell’ordine, li hanno portati a eseguire quasi 70 mila accertamenti nelle ultimo mese. Il 10% dei soggetti fermati è già stato denunciato o multato, ma le verifiche saranno quasi raddoppiate durante il lungo fine settimana pasquale.