Un nuovo nemico alla nostra porta: l’ansia da crisi
Come tutti, anche noi attivisti stiamo subendo l’impatto psicologico dell’isolamento in cui stiamo vivendo e pensiamo che questo avrà delle conseguenze sia sul breve che sul lungo periodo. Per questo abbiamo pensato di affrontare un problema che accumuna chi si preoccupa del futuro del pianeta. Nel prossimo futuro lo stress e il senso di angoscia derivanti dalla crisi sanitaria e dall’incertezza su una ormai certa crisi economica saranno aggravati dall’impatto sulla psiche dei maggiori effetti della crisi climatica, aumentando in modo sempre crescente il senso d’incertezza circa il proprio futuro, quello dei propri figli e dell’umanità intera. Da alcuni anni L’APA, American Psychological Association, parla di una nuova condizione denominata ecoansia caratterizzata da stress, depressione e ansia acuta. Questa, se non avrà un adeguato supporto, potrebbe finire per mettere a dura prova le relazioni sociali e comunitarie che risulteranno già indebolite dagli effetti indiretti della crisi climatica: guerre, epidemie, lotta per le risorse. Attenuare questo rischio è possibile. I governi hanno la possibilità di sfruttare l’opportunità della ripresa dalla crisi puntando sulla riconversione ecologica e andando così a mitigare gli effetti della crisi climatica. Inoltre, seguendo le linee guida fornite dall’apa, sarà possibile sia ampliare attraverso investimenti il servizio e le strutture per il supporto psicologico del sistema sanitario, sia promuovere una riduzione di disparità che vada a ridurre il rischio delle classi svantaggiate di essere quelle più esposte al problema, favorendone una maggiore coesione sociale. Informare e istruire le varie componenti sociali su come agire durante un possibile disastro ambientale e sanitario è vitale. Sul piano individuale è necessario che tutti lavorino alla costruzione di una maggior resilienza. Paura e speranza sono le facce della stessa medaglia che chiamiamo futuro: cambiare imparando a resistere alle avversità e a opporsi a chi non vuole modificare il proprio stile di vita ignorando il bene comune sono l’unica alternativa che abbiamo.
Ampliare il servizio per il supporto psicologico e promuovere la riduzione di disparità sociale