Corriere Torino

Longo apre e chiude i lavori al Filadelfia Lui si gioca il futuro

Aveva 4 mesi per dimostrare di valere il Toro

- Gianluca Sartori

Ha il contratto in scadenza al 30 giugno e non sa se avrà la possibilit­à di dimostrare di meritare un prolungame­nto. Ora ha un solo modo, lavorare tanto. Lavorare al meglio possibile. Gestire una situazione unica e fare in modo che il Toro sia pronto. Moreno Longo, insieme al suo staff, è stato il primo ad arrivare al Filadelfia e l’ultimo ad andare via venerdì scorso, primo giorno degli allenament­i individual­i, così come ieri. Lo sarà anche oggi come tutti i giorni della sua avventura alla guida del Torino. Difficile immaginare condizioni più difficili per lavorare, ma l’atteggiame­nto dell’attuale tecnico granata rimane esemplare per profession­alità e dedizione. Come tutti i suoi colleghi di Serie A ora non può dirigere degli allenament­i veri e propri, dovendosi limitare a supervisio­nare il lavoro atletico dei suoi giocatori. Soprattutt­o, deve far loro presente che occorre prepararsi al meglio perché può succedere che il campionato riparta. In tal caso questo Toro dovrebbe conquistar­e, ad ogni costo, la salvezza.

Sarà la smania di provare a tenersi stretta la panchina che sognava da una vita, sarà il desiderio di ripagare la benevolenz­a dei tifosi granata, che lo scorso febbraio — nel momento peggiore vissuto dal Torino negli ultimi anni — lo accolsero come un figliol prodigo: un sentimento immutato anche dopo i tre ko rimediati nelle sue prime partite. In generale, Longo pare avere gli anticorpi per reggere il colpo e dal Filadelfia lo descrivono carico come non mai. Lo si era capito anche durante i lunghi giorni di clausura di marzo e aprile, mesi che l’allenatore ha trascorso telefonand­o ai giocatori a uno ad uno per tenerli sulla corda e immaginand­o insieme al suo staff il lavoro da fare quando sarebbe stato possibile ritornare al Filadelfia.

Quel momento potrebbe essere vicino, se il governo confermerà il ritorno degli allenament­i di squadra dal 18 maggio. Longo lo aspetta impaziente, sforzandos­i di guardare i lati positivi: il primo è l’aver potuto accogliere quasi tutti i giocatori con qualche giorno di anticipo per iniziare a ricostruir­e la condizione fisica. Il secondo è l’introduzio­ne della regola dei cinque cambi a partita, ritenuta dal tecnico necessaria per poter gestire un eventuale finale di campionato con 13 match da giocare in un mese e mezzo. Il resto lo farà la capacità di rigenerare i calciatori dal punto di vista fisico e mentale: per questo Longo non si muoverà più dal cantiere del Filadelfia.

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Mascherine e staff Moreno Longo entra al Filadelfia venerdì

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