Sarri è a Torino in smart working Ma riecco Dybala
Il tecnico segue il lavoro attraverso lo staff
Maurizio Sarri non c’è ma è come se ci fosse. Il tecnico bianconero ha deciso di non prendere parte ai primi allenamenti individuali e facoltativi di chi è rimasto a Torino. Un gruppo di circa dieci giocatori che da martedì, scaglionati, varcano i cancelli della Continassa. Sarri li osserva da lontano, con gli occhi dei suoi fedelissimi che arrivano al campo di allenamento prima dei calciatori. Due di questi, Massimo Nenci e Marco Ianni, hanno seguito le sgambate di Aaron Ramsey e compagni alla ripresa del lavoro, all’inizio di questa settimana. Sarri li ha avuti a Napoli e Londra, di loro si fida ciecamente così come del resto dello staff che giorno dopo giorno dà indicazioni al tecnico su quello che accade sul campo da gioco.
Di fatto c’è poco che il tecnico possa fare sul rettangolo verde ora. Gli allenamenti di squadra non sono consentiti e questo toglie linfa vitale all’allenatore toscano che organizza il lavoro giornaliero ragionando di reparto in reparto e seguendo in particolare i movimenti della difesa. La prossima settimana, però, potrebbe tornare pure lui alla Continassa per riassaporare l’odore dell’erba e riprendere contatto col lavoro di tutti giorni, in attesa del via libera agli allenamenti di gruppo previsti, oggi, per il 18 maggio. Intanto continuano gli allenamenti dei calciatori rimasti a Torino dopo il lockdown e ieri, due mesi dopo l’ultima volta, si è rivisto al JTC anche Paulo Dybala, tornato a correre sul campo pochi giorni dopo la conferma di aver sconfitto il coronavirus.
Assieme all’argentino si sono visti, tra gli altri, anche
Mattia De Sciglio e Juan Cuadrado mentre a pochi metri di distanza, al J Medical, è riapparso Gigi Buffon che ha effettuato le visite mediche propedeutiche alla ripresa degli allenamenti visto che lui, come Sarri, in questi primi giorni di lavoro individuale non si era visto alla Continassa. Piano piano, insomma, tutto sembra tornare alla normalità. Con la speranza che il campionato non venga bloccato.
Il gruppo bianconero si ricompatta in attesa di ritrovare il suo «condottiero» che ha osservato tutto il lavoro della Juve con gli occhi dei suoi assistenti. Tra poco più di una settimana Sarri spera di riprendere da dove aveva interrotto, anche se il gruppo bianconero sarà comunque ridotto visto che dei 10 calciatori tornati dall’estero solo Cristiano Ronaldo terminerà in tempo i 14 giorni di quarantena per chi è rientrato nel nostro paese durante l’emergenza.