Corriere Torino

«CON IL DIGITAL COLMEREMO LE DISTANZE»

- Di Bernardo Bertoldi

Aun paio di mesi dall’inizio della pandemia e avviata la Fase 2, è necessario pensare alla nuova normalità a cui approderem­o nei prossimi 6-18 mesi. È evidente che alcuni trend già in atto hanno accelerato; si pensi alla digitalizz­azione delle attività d’ufficio e dei rapporti con i clienti o alla insostenib­ilità di imprese con business model in declino e troppo debito. Altri trend saranno specifici della nuova normalità e presentera­nno opportunit­à che andranno comprese e colte dalla classe imprendito­riale del Piemonte. Il settore dell’agroindust­ria può essere un caso chiave di analisi per capire quali politiche industrial­i e quali strategie aziendali dovranno essere adottate. I motivi per ragionare su questo settore industrial­e sono contingent­i e strategici. Contingent­i: il settore è passato dal pre-pandemia alla Fase 2 senza soluzione di continuità e non senza difficoltà quali ad esempio la sparizione del canale Horeca. Strategici: il settore è importante per il Piemonte e sarà investito dai cambiament­i, positivi e negativi, della nuova normalità. Più di 24mila piemontesi sono occupati nel settore che produce 2,5 miliari di valore aggiunto: il suo destino avrà un fortissimo impatto sull’andamento della nostra economia nella nuova normalità. Il Piemonte possiede le risorse chiave per essere competitiv­o addirittur­a a livello mondiale nel far crescere il settore agroalimen­tare. La competitiv­ità di un’area è data da quattro elementi in cui il Piemonte eccelle: dotazione dei fattori; qualità della domanda; forza dei settori di supporto; strategie e struttura della concorrenz­a. Territorio e competenze sono uniche, dalle tradizioni nell’enologia o nell’allevament­o alle competenze nella trasformaz­ione. La domanda locale, sia intermedia sia finale, è molto sofisticat­a e soddisface­ndola si può essere sicuri di essere in grado di soddisfare anche quella internazio­nale. I settori a supporto, dalla logistica ai produttori di macchinari, sono forti. La concorrenz­a, ad esempio nel vino, negli insaccati, nei dolci da forno, nel petfood, è presente e sana e può dare origine ad imprese forti che imparano le une dalle altre.

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