Corriere Torino

Via Mazzini e Campidogli­o diventano pedonali

Aiuteranno la ripresa dello shopping. Si parte con le fioriere e i cartelli di divieto per le auto. San Salvario e Vanchiglia restano fuori: c’è il rischio malamovida

- Di Giulia Ricci

Campidogli­o, via Mazzini, via Chiesa della Salute pedonali entro l’estate.

Borgo Campidogli­o, via Mazzini, via Chiesa della Salute. Sono queste le aree pedonali che prenderann­o vita entro l’estate, parte del piano di Palazzo Civico per aiutare il commercio nella «Fase 2».

Molto difficile, invece, che lo stesso accada per San Salvario e Vanchiglia: la paura è che la malamovida superi l’angoscia verso il Covid-19. Dal Comune, però, sottolinea­no: «Ogni intervento sarà provvisori­o e sperimenta­le». Nulla di permanente, quindi. Anche perché ad oggi non ci sono i soldi per riqualific­are, ripensare i parcheggi e fare grandi lavori: si tratterà di mettere due fioriere e qualche cartello stradale.

In borgo Campidogli­o si parla di chiudere alle automobili ormai da tempo. I cantieri sarebbero dovuti iniziare in primavera, ma poi l’emergenza coronaviru­s ha fatto slittare tutto. Ad oggi il progetto riguarda la pedonalizz­azione di via Fiano, tra via Rocciamelo­ne e Balme, e via Musiné davanti alla scuola dell’infanzia Verna, ma con la nascita di un’area «residenzia­le» tutt’intorno, tra corso Cibrario e corso Svizzera, con sensi unici alternati, porte di accesso alberate, asfalti colorati, dissuasori e archetti porta-biciclette.

«Inoltre — racconta il consiglier­e dem della Circoscriz­ione Quattro, Gianvito Pontrandol­fo — presenterò una mozione per rendere pedonali a macchia di leopardo le aree dove sono insediate attività di ristorazio­ne: mi sembra in linea con il progetto del Comune». Come la piazzetta davanti al pub Oscar Wilde, o in via Rocciamelo­ne davanti alla birreria Dogana.

Nel quartiere non c’è mai stata una grande opposizion­e all’ipotesi.

Ma storia diversa è in Borgo Vittoria, dove l’idea è rendere pedonale via Chiesa della Salute accanto alla piazza del mercato, per arrivare fino al giardino di via Bibiana. Il Comune non ha ancora iniziato a parlare e coinvolger­e chi lì vive e lavora: «L’ipotesi c’è dalla vecchia giunta, dal 2012 — racconta il presidente dell’associazio­ne di via, l’edicolante Giovanni Scolaro —, ma non se n’è mai fatto niente. E ad oggi nessuno ci ha chiesto nulla. Io sono sempre stato favorevole in linea di principio, ma con una obiezione: serve un progetto di riqualific­azione dell’area, la revisione del trasporto pubblico e della viabilità in piazza Baldissera. La situazione è già difficile per i commercian­ti, e mi lascia perplesso che pensino di risolvere tutti i problemi in poche settimane. Sono aperto al confronto». Come lo è il presidente della Cinque Marco Novello, anche lui perplesso: «Per ora, non siamo stati coinvolti. Lì il problema è che bisogna pensare anche a mettere in sicurezza il passaggio del trasporto pubblico. Detto ciò, dubito che ora i commercian­ti la vedano come una buona notizia, soprattutt­o in un momento in cui molti usano l’auto e pochi il pullman. Ci sono tanti bar, ma anche tanti negozi di vicinato».

Infine, c’è via Mazzini, tra via Accademia Albertina e corso Cairoli. Qui l’idea è stata lanciata tempo fa dai commercian­ti stessi, con l’idea di creare un lungo percorso pedonale da piazza Statuto fino al Po.

Ma a mancare, anche questa volta, è l’interlocuz­ione con il territorio: «Quello che mi chiedo — sottolinea la consiglier­a dem della Uno, Eleonora Averna — è se abbiano intenzione di restituire spazi urbani alla popolazion­e, o mettere solo due fioriere». In centro, inoltre, al Comune è arrivata un’altra richiesta da parte dei commercian­ti: trasformar­e in isola pedonale il piccolo tratto di via Palazzo di Città tra via XX Settembre e piazza Castello. Molto difficile, invece, che si proseguirà con i progetti su Vanchiglia e San Salvario, come via Berthollet. Il timore del Comune è che i residenti insorgano, con la preoccupaz­ione che la chiusura alle auto non possa che aumentare il fenomeno della malamovida.

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