Corriere Torino

500 E, virus e pochi ecobonus rimandano a settembre il lancio

Evento virtuale il 4 luglio. Probabile il ricorso a nuova cassa integrazio­ne nello stabilimen­to di Mirafiori

- Christian Benna

Per salire a bordo della 500 E bisognerà aspettare fine settembre. Perché la festa del 4 luglio, compleanno dell’utilitaria disegnata da Dante Giacosa nel 1957 e data prevista per il debutto sul mercato della vettura full electric, è rimandata all’autunno. Almeno questa è l’indiscrezi­one che circola con insistenza tra i fornitori di Fiat Chrysler. In settimana le aziende della filiera si attendono una nota dal Lingotto sulla rimodulazi­one delle prossime tappe produttive. Si capisce: il virus si è abbattuto su Mirafiori nei giorni in cui le linee industrial­i stavano per cominciare a sfornare le prime vetture pre-serie; quei veicoli fatti a regola d’arte, ma non ancora pronti al commercio, che poi vengono validati dalle prove su strada. Lo stop produttivo imposto dal governo ha fatto slittare di qualche settimana i processi produttivi dell’utilitaria green, cuore del progetto del Polo elettrico che John Elkann ha voluto che si realizzass­e a Torino e non altrove. L’attività di ricerca e sviluppo, in realtà, non è si mai fermata a Mirafiori, neppure sulle linee pre-serie. E il rinvio del debutto della 500 E segue ragioni più di mercato che industrial­i in senso stretto. I dati sulle immatricol­azioni , e la congiuntur­a economica, scoraggian­o il lancio di nuove vetture nelle concession­arie. Tanto più in un Paese, come l’italia, e in una città, come Torino, dove si lanciano incentivi per i monopattin­i elettrici made in China, ma si fatica ad ampliare il borsello degli ecobonus per le auto green made in Italy. Tant’è che a Mirafiori oggi si viaggia al ritmo di due o tre pre-serie al giorno. Bisogna arrivare a 200 veicoli prima della vettura «job1» e quindi del suo lancio ufficiale. Che probabilme­nte sarà a fine settembre. In una pista del Lingotto rinnovata. Che ospiterà, per la festa autunnale, la 500 E e le Jeep a motore ibrido. Intanto il Comune si adopera per installare entro luglio 50 colonnine elettriche in città.

Una festa, il 4 luglio, comunque ci sarà. Probabilme­nte virtuale. O un evento light. Senza creare assembrame­nti. Certo non si potrà replicare il maxievento del 2007 per i primi 50 anni della 500: uno show da più 12 milioni di euro realizzato sul Po da Marco Balich e 100 mila spettatori. Intanto oggi a Mirafiori ci sono 250 operai impegnati sulle linee delle pre-serie 500 E. Altri 200 sono i driver che provano su strada la nuova vettura. Una Mirafiori a ranghi ridotti che rimarrà così ancora per qualche settimana. I sindacati, a cui ieri è stata comunicato un nuovo ricorso alla cassa per Covid, sperano che riparta presto la linea del Levante fermo da mesi: si parla di un riavvio produttivo del suv per giugno. Dipenderà dal mercato. E soprattutt­o dagli incentivi alla rottamazio­ne (ecobonus) e dalla norme, in corso di revisione, sulle emissioni Ue.

Fasti Nel 2007 per i primi 50 anni della 500 a Torino si tenne uno spettacolo da 12 milioni di euro

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