San Giovanni, celebrazioni in streaming senza pubblico
Avevano già dovuto mettersi il cuore e l’anima in pace e dire addio ai fuochi d’artificio, rimpiazzati in nome del credo hi-tech della giunta 5 Stelle dalle luci pulsanti e colorate dei droni. Ma ora, per colpa del coronavirus, il rischio è che a San Giovanni, per la festa del santo patrono, i torinesi debbano rinunciare anche a veder sfrecciare sulle proprie teste i robot volanti. I festeggiamenti del 24 giugno sono in dubbio, infatti. Non solo perché alla scadenza, ieri, per la presentazione delle offerte di sponsorizzazione della manifestazione — costata l’anno scorso 750 mila euro — nessuna azienda privata si è fatta avanti; e dunque Palazzo Civico è stato costretto a prorogare, per la seconda volta, i termini del bando, questa volta fino al primo giugno. Ma perché il San Giovanni post-epidemia potrebbe doversi svolgere con le piazze chiuse. L’intenzione della giunta Appendino è di non rinunciarvi. Ma proponendo «qualcosa di un po’ diverso», si limita a dire l’assessore all’innovazione Mario Pironti. Le ipotesi allo studio sono più d’una. Niente fuochi, questo ormai è assodato. E droni luminosi, se si riusciranno a trovare gli sponsor, ma rigorosamente in assenza di pubblico. Che, sul modello di quanto fatto con per le celebrazioni del 25 Aprile, potrà collegarsi ai festeggiamenti in diretta streaming sui social. Nuova piazza virtuale anche per le feste patronali.