Serre di cannabis in camera: si sente male e lo arrestano
L’uomo era stordito e non rispondeva ai vicini che hanno chiamato i soccorsi
Dopo la separazione dalla moglie e la perdita del lavoro, aveva scoperto di avere il «pollice verde» e per questo aveva deciso di dedicarsi alle coltivazioni artigianali, ma attrezzare due serre di marijuana a poca distanza dalla camera da letto non si è rivelata una grandissima idea. Stordito dai troppi spinelli e dagli effluvi, un 53enne torinese non ha risposto alle chiamate dei vicini che, pensando a un malore o a un tentativo di suicidio, hanno dato l’allarme al 112. Quando i carabinieri sono arrivati in via Vanchiglia, l’uomo è riuscito ad aprire la porta, ma era in forte stato confusionale e lo strano odore proveniente dalla sua camera ha convinto gli investigatori a effettuare una perquisizione in tutto l’appartamento. È bastato un rapido sopralluogo per scoprire le due serre dotate di illuminazione artificiale, con lampade alogene e impianto di aerazione, per far crescere rigogliosamente ben 46 piante di cannabis. In giro per la casa i militari hanno poi trovato diversi spinelli, dieci vasetti con foglie di marijuana già essiccata e 71 grammi di sostanza stupefacente. In un’altra stanza, adibita a magazzino, l’improvvisato giardiniere aveva accatastato fertilizzanti e diversi strumenti per la coltivazione, ma all’interno dell’alloggio non sono state trovate grosse somme di denaro o bustine per il confezionamento delle dosi. Il 53enne non ha saputo spiegare a chi fosse destinata l’imponente produzione di droga e le sue condizioni hanno convinto gli infermieri del 118 a trasportarlo d’urgenza alle Molinette per una visita psichiatrica. Dopo analisi e controlli, che non hanno evidenziato particolari patologie, l’uomo è stato dimesso con una diagnosi di intossicazione da oppiacei e immediatamente arrestato con l’accusa di possesso e produzione di sostanze stupefacenti.
La scoperta In casa i militari hanno poi trovato diversi spinelli e dieci vasetti con foglie di marijuana