Il Salone Extra è virtuale ma si sfoglia in libreria
Vetrine a tema e letture: da giovedì il Consorzio dei librai apre le porte dei negozi a una serie di iniziative legate alla kermesse
l Salone del Libro questa primavera sarà soltanto virtuale, le librerie, invece, continueranno ad essere fisicamente aperte al pubblico. Mentre la fiera ha programmato un’edizione straordinaria con eventi e dirette online a partire da giovedì fino a domenica, il Consorzio dei Librai indipendenti torinesi e Portici di Carta hanno ideato un nuovo hashtag: #Saltoinlibreria. Se il Lingotto è chiuso per emergenza sanitaria, gli esercenti torinesi dalla scorsa settimana hanno tirato su le serrande e sono pronti ad accogliere i clienti. «Insieme ai miei colleghi del Consorzio, in totale 25, durante i giorni del Salone Extra dedicheremo le vetrine dei nostri negozi a un autore, a un libro o a un tema di cui si parlerà in quella giornata», dice Alessandro Roggero, presidente di Colti e titolare dell’angolo Manzoni. Quattro giorni e l’imbarazzo della scelta: David Quammen, citassimo in questi mesi per il libro Spillover, sull’evoluzione delle pandemie; Andrè Aciman, Annie Ernaux, Anita Raja, Francesco Piccolo, Salman Rushdie. E poi Jovanotti, Linus, Maurizio De Giovanni, Vinicio Capossela e Dacia Maraini (tutti in programma tra venerdì e sabato). Ogni negozio dedicherà una parte della propria libreria a un diverso autore che sarà in collegamento streaming. L’iniziativa compresa di hashtag e di allestimento era stata sperimentata il 4 maggio scorso per ricordare Luis Sepúlveda, l’autore cileno scomparso per coronavirus il 16 aprile 2020, e dato che #libreriepersepulveda ha riscosso molto successo in tutta Italia, si è deciso di continuare questa contaminazione tra mondo reale e mondo social anche durante i giorni della fiera; l’invito è aperto a tutte le librerie di tutto il Paese. Come recita il tema dell’edizione di quest’anno si sperimenteranno altre forme di vita e di condivisione.
Le vetrine liberamente ispirate verranno svelate nei prossimi giorni, e il programma di Saltoinlibreria può includere ogni tipo di attività di promozione: letture dedicate, diretta dell’evento, approfondimenti sul tema, iniziative su Instagram o Facebook. L’importante è continuare a leggere, non più soltanto da casa. «L’idea è quella di portare le persone in libreria», dice Rocco Pinto ideatore di Portici di Carta e titolare di Il Ponte sulla Dora. «Purtroppo non saremo presenti al Lingotto ma rimaniamo nelle nostre librerie, che sono aperte tutto l’anno. Ci piace l’idea di aver instaurato un legame con questa edizione straordinaria del Salone. Gli eventi online aiutano ma non bastano, i lettori hanno bisogno di sfogliare le pagine, toccare i libri, guardarli da vicino». Da giovedì a domenica si potrà quindi unire il virtuale al materiale, per un esperimento inedito. Ascoltare i dialoghi in streaming sul sito del Salone e del Corriere della Sera e poi correre dal proprio libraio di fiducia a farsi consigliare i libri degli autori e delle autrici appena ascoltati. Le vetrine di domenica potranno farsi ispirare da Zerocalcare, Paolo Giordano, Massimo Gramellini, Alessandro Baricco, gli Eugenio in Via Di Gioia, Fabrizio Gifuni o Mariangela Gualtieri, autrice di Nove marzo duemilaventi, la poesia che termina con uno dei versi che riassume meglio queste settimane di quarantena: «Più delicata la nostra mano starà dentro il fare della vita. Adesso lo sappiamo quanto è triste stare lontani un metro». Saltoinlibreria nasce proprio con l’obiettivo di riavvicinarsi grazie alla letteratura e, a distanza di sicurezza, ritornare a frequentare il mondo reale, lettori e librai, persone e parole.
Gli eventi online non bastano, i lettori hanno bisogno di incontrare i libri