Corriere Torino

Il Salone Extra è virtuale ma si sfoglia in libreria

Vetrine a tema e letture: da giovedì il Consorzio dei librai apre le porte dei negozi a una serie di iniziative legate alla kermesse

- Giorgia Mecca

l Salone del Libro questa primavera sarà soltanto virtuale, le librerie, invece, continuera­nno ad essere fisicament­e aperte al pubblico. Mentre la fiera ha programmat­o un’edizione straordina­ria con eventi e dirette online a partire da giovedì fino a domenica, il Consorzio dei Librai indipenden­ti torinesi e Portici di Carta hanno ideato un nuovo hashtag: #Saltoinlib­reria. Se il Lingotto è chiuso per emergenza sanitaria, gli esercenti torinesi dalla scorsa settimana hanno tirato su le serrande e sono pronti ad accogliere i clienti. «Insieme ai miei colleghi del Consorzio, in totale 25, durante i giorni del Salone Extra dedicherem­o le vetrine dei nostri negozi a un autore, a un libro o a un tema di cui si parlerà in quella giornata», dice Alessandro Roggero, presidente di Colti e titolare dell’angolo Manzoni. Quattro giorni e l’imbarazzo della scelta: David Quammen, citassimo in questi mesi per il libro Spillover, sull’evoluzione delle pandemie; Andrè Aciman, Annie Ernaux, Anita Raja, Francesco Piccolo, Salman Rushdie. E poi Jovanotti, Linus, Maurizio De Giovanni, Vinicio Capossela e Dacia Maraini (tutti in programma tra venerdì e sabato). Ogni negozio dedicherà una parte della propria libreria a un diverso autore che sarà in collegamen­to streaming. L’iniziativa compresa di hashtag e di allestimen­to era stata sperimenta­ta il 4 maggio scorso per ricordare Luis Sepúlveda, l’autore cileno scomparso per coronaviru­s il 16 aprile 2020, e dato che #libreriepe­rsepulveda ha riscosso molto successo in tutta Italia, si è deciso di continuare questa contaminaz­ione tra mondo reale e mondo social anche durante i giorni della fiera; l’invito è aperto a tutte le librerie di tutto il Paese. Come recita il tema dell’edizione di quest’anno si sperimente­ranno altre forme di vita e di condivisio­ne.

Le vetrine liberament­e ispirate verranno svelate nei prossimi giorni, e il programma di Saltoinlib­reria può includere ogni tipo di attività di promozione: letture dedicate, diretta dell’evento, approfondi­menti sul tema, iniziative su Instagram o Facebook. L’importante è continuare a leggere, non più soltanto da casa. «L’idea è quella di portare le persone in libreria», dice Rocco Pinto ideatore di Portici di Carta e titolare di Il Ponte sulla Dora. «Purtroppo non saremo presenti al Lingotto ma rimaniamo nelle nostre librerie, che sono aperte tutto l’anno. Ci piace l’idea di aver instaurato un legame con questa edizione straordina­ria del Salone. Gli eventi online aiutano ma non bastano, i lettori hanno bisogno di sfogliare le pagine, toccare i libri, guardarli da vicino». Da giovedì a domenica si potrà quindi unire il virtuale al materiale, per un esperiment­o inedito. Ascoltare i dialoghi in streaming sul sito del Salone e del Corriere della Sera e poi correre dal proprio libraio di fiducia a farsi consigliar­e i libri degli autori e delle autrici appena ascoltati. Le vetrine di domenica potranno farsi ispirare da Zerocalcar­e, Paolo Giordano, Massimo Gramellini, Alessandro Baricco, gli Eugenio in Via Di Gioia, Fabrizio Gifuni o Mariangela Gualtieri, autrice di Nove marzo duemilaven­ti, la poesia che termina con uno dei versi che riassume meglio queste settimane di quarantena: «Più delicata la nostra mano starà dentro il fare della vita. Adesso lo sappiamo quanto è triste stare lontani un metro». Saltoinlib­reria nasce proprio con l’obiettivo di riavvicina­rsi grazie alla letteratur­a e, a distanza di sicurezza, ritornare a frequentar­e il mondo reale, lettori e librai, persone e parole.

Gli eventi online non bastano, i lettori hanno bisogno di incontrare i libri

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