Belotti e quella rovesciata di un anno fa la carica del Gallo è sempre la stessa
Con il Sassuolo, la bellezza del gesto tecnico e il senso di un impegno
Una rovesciata è per sempre. Quella di Andrea Belotti al Sassuolo del 12 maggio 2019 è rimasta nella memoria collettiva del mondo granata, per diversi motivi. Innanzitutto c’è la bellezza del gesto tecnico: un concentrato di potenza, tecnica e forza di volontà per superare il portiere neroverde Consigli, che peraltro aveva già subito un gol simile da Belotti nel 2017. Poi c’è l’importanza della rete per quel periodo storico del Torino. La prodezza del Gallo permise infatti ai granata di Mazzarri, impegnati in un’avvincente corsa alla qualificazione in Europa League, di ribaltare sul 3-2 una partita che sembrava stregata. Ma in molti ricordano anche che Belotti nel primo tempo di quella partita contro il Sassuolo aveva sbagliato un calcio di rigore, poi ci fu una prima rovesciata neutralizzata da un miracolo di Consigli. Il capitano granata, però, insistette fino a riuscire a prendersi quel che voleva con una doppietta. A un anno di distanza lo scenario è totalmente diverso, non solo per il Torino ma per tutto il calcio italiano. Ma Belotti è ancora lì, a trascinare i compagni, più con i fatti che con le parole. In questi giorni di allenamenti individuali si è presentato in ottima forma e carico al punto giusto. Servirà la miglior versione del Gallo al Torino, se la Serie A tornerà davvero: in questa direzione va il via libera governativo agli allenamenti in gruppo delle squadre a partire dal prossimo 18 maggio. Di sicuro molte delle speranze dei granata di riportarsi in una posizione tranquilla di classifica passerebbero dai gol del capitano, che – per una serie lunghissima di motivi – non fa gol in Serie A dallo scorso 5 gennaio. Il percorso per rialzare la testa e la cresta parte proprio da questi giorni al Filadelfia: servirà la stessa forza di volontà di quel giorno di maggio di un anno fa.