A La Loggia il softball chiede aiuto ai tifosi
Il Softball La Loggia pochi anni fa portava il piccolo comune del Torinese sul tetto d’italia. Oggi chiede aiuto ai suoi appassionati, i quali possono sostenere la causa della società con il versamento del cinque per mille. «Anche un piccolo gesto per noi vale tanto», reca l’annuncio sulla pagina Facebook della società. La situazione è la stessa che vivono tante altre realtà sportive, la cui tenuta economica è messa a dura prova dallo stop causa coronavirus. «Nel 2020 ricorre il cinquantesimo anniversario della nostra fondazione – spiega il presidente del Softball La Loggia, Giorgio Bonaguro -. Avevamo organizzato una serie di manifestazioni coinvolgendo diverse squadre giovanili del territorio, pensando anche al softball per non vedenti. Iniziative che avrebbero avuto un effetto positivo anche per le nostre casse. Invece è tutto fermo dai primi di marzo, così come i campionati di prima squadra e giovanili». Lo stop annulla le entrate ma i costi di gestione rimangono lì. «La crisi coinvolge tutti i settori: non ci pare giusto chiedere altri soldi alle piccole attività di La Loggia che ci fanno da sponsor. Mentre il Comune, che ci dà un aiuto fondamentale, ha bisogno di risorse per altri fini. Da qui la decisione di appellarci a chi ci segue con affetto».
A La Loggia la squadra di softball è motivo d’orgoglio: gli scudetti vinti nel 2013 e nel 2014 sono rimasti nella memoria di molti, così come la Coppa Campioni vinta sempre nel 2014. Ai tempi d’oro il diamante di via Livorno era il centro gravitazionale del paese. Oggi questi sono ricordi lontani. Ma la voglia di ripartire è tanta: «Con la Federazione si è immaginato di far ripartire i campionati a metà giugno. Io, da presidente, dico che siamo in difficoltà e immaginare di spendere i pochi soldi che abbiamo per una stagione che in ogni caso è compromessa non ci entusiasma. E devo essere cauto: a decidere se tornare a giocare saranno le ragazze con le loro famiglie», spiega Bonaguro. Che però poi chiarisce con un sorriso: «In questi giorni sto sondando gli umori delle nostre tesserate e tutte quante non vedono l’ora di tornare in campo. La mia speranza è che dal 18 maggio possano almeno tornare ad allenarsi a piccoli gruppi».