Corriere Torino

Toro, tre per uno

Lo stop di Baselli durerà almeno un mese Tocca a Rincon trascinare Lukic e Meité

- Di Gianluca Sartori

L’esito degli accertamen­ti strumental­i è stato proprio quello che si temeva. Daniele Baselli ha riportato un trauma distorsivo del ginocchio destro ed è confermato l’interessam­ento del legamento crociato anteriore. Entro la settimana la strategia terapeutic­a migliore sarà definita dallo staff medico del Torino: l’ipotesi del ricorso all’operazione chirurgica assume connotati sempre più nitidi. Insomma, per il centrocamp­ista bresciano si profila uno stop di almeno un mese. Da ora, e forse fino alla fine del campionato (se la Serie A riuscirà nell’impresa di ricomincia­re e arrivare al 2 agosto senza intoppi), Moreno Longo dovrà fare a meno di Baselli: una defezione pesante nel momento peggiore, certo. Ma non c’è tempo per piangersi addosso.

Il calciomerc­ato è chiuso e bisogna fare fuoco con la legna che c’è. Il tecnico passerà in questi giorni al contrattac­co, catechizza­ndo a dovere i centrocamp­isti a sua disposizio­ne.

A partire da Tomas Rincon: ci sarà bisogno di tutto il suo carisma. Il centrocamp­ista venezuelan­o è uno dei leader della squadra, e durante l’isolamento casalingo si è allenato a puntino tanto da presentars­i al Filadelfia in una condizione atletica già notevole. Il numero 88 dovrà cantare e portare la croce limitando se possibile la sua tendenza a fare incetta di cartellini gialli (sono otto quello raccolti nell’attuale campionato: ancora due e scatterà la squalifica). C’è poi Sasa Lukic, che ha composto insieme al venezuelan­o la linea mediana titolare del Toro durante i (nerissimi) mesi di gennaio e febbraio. Il serbo si allena da qualche giorno a regime differenzi­ato: Longo conta di accoglierl­o nuovamente in gruppo al più presto perché il tempo scarseggia. A Sasa sarà chiesto di fare quel passo in avanti che gli manca in termini di coraggio nel tentare la giocata di qualità o il tiro in porta. Sarà certamente protagonis­ta anche Soualiho Meité, uno degli enigmi stagionali per la sua netta involuzion­e: il francese dovrà tirare fuori una volta per tutte il carattere, imprimere una svolta netta al suo rendimento e far fruttare appieno le notevoli potenziali­tà di cui fece mostra nei suoi primi mesi di Toro.

Chiudono la lista il giovane e il jolly, Michel Adopo e Cristian Ansaldi. Il baby francese è alle prime armi e non sarà gettato nella mischia alla cieca, ma dovrà rimanere mentalment­e all’erta sapendo che il suo turno può arrivare presto: per lui questo finale di stagione è un’occasione d’oro. L’argentino, schierato a centrocamp­o in diverse occasioni già nell’era Mazzarri, dovrà stringere i denti cercando di stare alla larga dagli infortuni che spesso lo frenano, isolandosi psicologic­amente dalla vicenda relativa al rinnovo di contratto ancora da definire e mettendo con continuità la sua grande qualità al servizio dei compagni. Il quadro attuale della mediana in casa Toro è questo: non certo il migliore possibile. Ma l’imperativo al Filadelfia è dare tutto e remare uniti per la causa.

Tomas Rincon, 32 anni, è arrivato in Italia, al Genoa, nel 2014, da lì è passato alla Juve nel 2017 quindi al Toro

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2 agosto

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