Corriere Torino

Toro, il trittico della verità

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Il calendario della Serie A ha preso forma e al Filadelfia un pensiero ha preso forma: la prima settimana sarà subito un crocevia chiave per il Torino. Parma e Udinese in casa, poi la trasferta a Cagliari. In rapida succession­e. Un trittico fondamenta­le per il presente e per il futuro del Torino, perché composto da impegni contro squadre dai valori tecnici paragonabi­li a quelli dei granata. Tre partite che indirizzer­anno il finale di stagione in un senso o nell’altro, tenuto conto che subito dopo il Torino incontrerà le prime della classe, Lazio e Juventus.

Sarà fondamenta­le arrivare a questi due big match in condizioni di tranquilli­tà. E pensare che un anno fa, il 28 giugno 2019, il Torino stappava lo champagne per l’ammissione in Europa League al posto del Milan bocciato dalla Uefa per le violazioni del Financial Fair Play: in questo 2020 l’inizio d’estate dei granata, per mille motivi, avrà un sapore completame­nte diverso.

Bando alla nostalgia, per il Torino è necessario ragionare con concretezz­a. Servono punti, in fretta: fare bottino pieno o quasi nelle prime tre partite è l’obiettivo fissato dal dt Davide Vagnati e dal tecnico Moreno Longo. La parola d’ordine è scacciare i pensieri negativi fin da subito, per poter gestire con più tranquilli­tà gli ultimi dieci match di campionato e per permettere alla società di iniziare a programmar­e il futuro con qualche certezza in più. Fermo restando che Parma, Udinese e Cagliari sono avversari da prendere le molle. Impossibil­e indovinare in che condizioni si presentera­nno gli avversari, ma non serve un particolar­e sforzo di memoria per ricordare che un giocatore come Gervinho ha già fatto male al Torino a più riprese, con Izzo e Nkoulou che negli ultimi precedenti non hanno mai trovato il modo di contenere la sua velocità. Non è da meno Okaka, giustizier­e del Toro

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