Caccia al fattore campo
A porte chiuse Senza tifo e incassi non tornano i conti Agnelli auspica la riapertura parziale a luglio
Più dei decibel mancheranno gli euro. Lo Stadium a porte chiuse è un danno soprattutto in termini di mancati incassi, visto che nelle ultime due stagioni si è drasticamente ridotta la spinta del cosiddetto dodicesimo uomo, il pubblico sugli spalti.
Non c’è più la bolgia dei primi anni, ma per i calciatori giocare con 41 mila spettatori intorno è comunque un’altra cosa. Specie in un finale di stagione in cui i bianconeri disputeranno tutti i big match tra le mura amiche, compreso Juve-lazio del 20 luglio, ad esclusione di Milan-juve del 7 luglio al Meazza.
«Il calcio non sarà più quello di prima — così Bonucci sui social —, senza migliaia di persone sugli spalti ad incitarci». I bianconeri dovranno accontentarsi del tifo dei loro panchinari, su tutti il portiere-ultrà Pinsoglio. Come nella notte di Juve-inter 2-0, quando la Signora ha passato a pieni voti l’esame a porte chiuse offrendo probabilmente la migliore prestazione stagionale.
Lo Stadium, dove la Juve ha conquistato l’88% dei punti in palio (139 vittorie su 165 partite di campionato) e non perde contro una squadra italiana da più di due anni (0-1 contro il Napoli di Sarri, il 22 aprile 2018), resterà dunque il solito fortino inviolabile anche se deserto?
Il punto interrogativo è d’obbligo, visto l’andazzo della Bundesliga tedesca alla ripresa con i cartonati al posto del pubblico. Le 36 partite prima di Werder Brema-eintracht Francoforte di ieri sera hanno infatti completamente ribaltato il fattore campo: ben 18 successi della squadra in trasferta, 10 pareggi e appena 8 vittorie dei padroni di casa.
Di certo lo Stadium non sarà il solito forziere pieno d’oro. Le sette partite interne di campionato senza pubblico si tradurranno in almeno 25 milioni di mancati incassi (contando la quota abbonamenti), compresi i circa 4,1 milioni che avrebbe garantito Juve-inter.
A questi si aggiungono i mancati introiti nelle coppe: più ancora della semifinale di ritorno di Coppa Italia contro il Milan di venerdì 12 (data da
88
per cento dei punti in palio allo Stadium sono tati conquistati dalla Juve (139 vittorie su 165 partite di campionato)
ufficializzare), il ritorno degli ottavi di Champions contro il Lione. Una sfida che, secondo Calcio e Finanza, avrebbe portato in cassa ben 5,4 milioni. Il presidente di Juventus ed Eca Andrea Agnelli, nell’ultima riunione in Lega, aveva auspicato la riapertura almeno parziale degli stadi a partire dal mese di luglio. Un modo per restituire il calcio al pubblico, sì, e intanto per limitare i danni.