È la settimana delle arene del cinema
Partono le proiezioni sui quattro schermi all’aperto, tra grandi classici e anteprime
Grandi classici come «La dolce vita» e anteprime di film freschi d’uscita come «L’anno che verrà». E un titolo che è tutto un programma: «La luna su Torino». Partono così le arene estive del cinema in città: quattro schermi dislocati tra Palazzo Reale, il Castello del Valentino, la Casa del quartiere di San Salvario e l’oratorio Rua in Barriera di Milano, dove da questa settimana sarà possibile passare qualche ora cercando di riempirsi gli occhi di sogni.
Èpoker, finalmente. Con l’annuncio degli ultimi programmi si completa un percorso complesso, a tratti tortuoso, che regalerà alla città quattro arene cinematografiche. Si tratta, probabilmente, del miglior risultato possibile nel contesto planetario di questa strana estate in maschera; ma anche in relazione a settimane trascorse a immaginare fantomatici drive-in su parcheggi asfaltati e popolati da un pubblico di coppiette segregate nelle loro scatolette metalliche, come nella più fantasiosa delle distopie cyberpunk.
Il bando che prevede obbligatoriamente il ticket associazione-esercente, pur comprendendo le ragioni che ne hanno portato alla composizione, sarà probabilmente un meccanismo da rivedere. Lo sarà in termini di rischio d’impresa — i margini sono già abbastanza risicati e garantiscono a mala pena la sopravvivenza di una sola realtà per progetto — e responsabilità «legale» che ha tenuto a distanza molte associazioni del territorio. D’altra parte, erano anche da considerare le ragioni degli esercenti, schiacciati da mesi di sale chiuse, ai quali doveva essere concessa almeno una possibilità per rialzare la testa. Ed è auspicabile che, nel momento in cui le stagioni cinematografiche e la conseproiezioni guente vita sociale dovessero riprendere con ritmi vicini a quelli di un tempo, anche questo nodo, emergenziale e controverso, potrà essere risolto nella maniera migliore. Ora però è tempo di gustarsi il meritato spettacolo.
Cinema a Palazzo prosegue per la nona edizione, di certo la più insperata, il tradizionale rito di proiezioni a Palazzo Reale. Il programma, particolarmente ricco e variegato, sarà diviso in cicli tematici, perfetti per fidelizzare la platea. Si comincia venerdì con La dolce vita presentato da Domenico De Gaetano; si prosegue sabato con Gli anni amari, evento Lovers introdotto da Vladimir Luxuria; «Sarà un’edizione — commenta Fulvio Paganin di Distretto Cinema — ricca di grandi autori, di classici restaurati, sonorizzazioni, ma soprattutto con tanta voglia di raccontare delle storie».
Cinema al Castello del Valentino sarà un’arena caratterizzata da numerose anteprime, dai migliori successi del 2019 a legate al mondo dell’arte e della musica, che culmineranno il 22 luglio con il Rigoletto, prima opera lirica in un’arena estiva, proiettata con la collaborazione del Baretti Opera House. S’inaugura giovedì con l’anteprima gratuita L’anno che verrà, distribuito da Movies Inspired, partner torinese della rassegna, e si prosegue venerdì con l’inedita (e raffinatissima) versione in bianco nero di Parasite. Ogni proiezione sarà preceduta da un breve film di famiglia della Torino tra gli anni 20 e 40 selezionato dall’archivio Nazionale Cinema Impresa d’ivrea.
Poco distante, alla Casa del Quartiere di San Salvario, Portofranco Summer Night esordisce domani con Sorry we missed you di Ken Loach e giovedì con The milky way, sempre con l’ausilio di cuffie wireless.
A Barriera è casa mia, infine, spetta l’onore dell’apertura ufficiale delle sere di cinema all’aperto con una settimana dedicata al cielo e alle stelle. Stasera si comincia con La luna su Torino presentato dal regista Davide Ferrario; si prosegue mercoledì con Star Stuff di Milad Tangshir e venerdì con Si alza il vento di Hayao Miyazaki.
Nel complesso, l’estate offrirà titoli classici, contemporanei, sociali e di svago, in un’offerta equilibrata da cui traspaiono impegno, qualità e passione. E con quattro palcoscenici ideali per associazioni, festival e le molte opere rimaste nel cassetto durante questi lunghi mesi di lockdown. Un buon lavoro insomma, in una città dove capacità organizzativa e voglia di cinema — almeno quelle — non deludono mai.
Schermi all’aperto Proiezioni a Palazzo Reale, Castello del Valentino, oratorio Rua e Casa del Quartiere