Corriere Torino

Non ancora disposta l’autopsia della 18enne

- Enea Conti

Una morte durante una vacanza che sarebbe stata da incornicia­re, per lei Merrsia, e il suo fidanzato, che avrebbero compiuto 18 anni tra pochi giorni e che erano arrivati a Rimini da Torino con due amici la scorsa settimana. Tutti coetanei e a parte lei, brasiliana di origine ma torinese di adozione, originari della Romania. Tutti con la voglia di lasciarsi alle spalle il lockdown e di stare insieme. Alcool e droga non c’entrerebbe­ro nulla con la decisione di tuffarsi in mare all’alba a Riccione, sotto un cielo minaccioso e in un mare in burrasca ma l’inesperien­za e forse anche la stanchezza di quattro ragazzi, due coppie per la precisione, che volevano chiudere in bellezza una serata trascorsa sulla Riviera Romagnola. La leggerezza di non considerar­e un pericolo le onde, specie se non si sa nuotare. Il cadavere di Merrsia Nunes De Oliveira è ancora a Rimini, chiuso in una stanza dell’obitorio dell’ospedale Infermi, a disposizio­ne dei magistrati. Ma il pm di turno non ha ancora sciolto la riserva sulla decisione di disporre o meno l’autopsia, particolar­e che conferma quanto riferito dai Carabinier­i. Una serata prolungata fino a fare le ore piccole, hanno ribadito ancora, ma senza alzare troppo il gomito o assumere sostanze. La madre di Merrsia è ancora a Rimini. Dopo aver riconosciu­to la salma ne attende ora la restituzio­ne. La donna era partita ieri mattino in treno da Torino ed è arrivata in Riviera ieri pomeriggio. In stazione, nel capoluogo romagnolo, è stata accolta dai Carabinier­i, che l’hanno subito accompagna­ta in obitorio. «Avevo sognato tanti hanni fa che mia figlia sarebbe morta annegata», avrebbe raccontato ai militari in lacrime.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy