Corriere Torino

Tav, chiodi in autostrada contro i mezzi della polizia

Il questore De Matteis: fatto grave, assicurere­mo i responsabi­li alla giustizia

- Di Andrea Rinaldi

Agguato la scorsa notte alla colonna di mezzi del Reparto Mobile della polizia di Stato diretta al cantiere della Tav di Chiomonte, in Valle di Susa. All’interno della galleria Cels, sull’autostrada A32, chiodi a tre punte hanno forato le gomme degli automezzi. La denuncia arriva dal Siulp, Sindacato Italiano Unitario Lavoratori Polizia, secondo cui «poteva finire in una vera e propria tragedia». «Un «fatto grave» lo ha definito il questore di Torino, Giuseppe De Matteis. «Sono in corso accertamen­ti per individuar­e i responsabi­li».

Agguato la scorsa notte alla colonna di mezzi del Reparto Mobile della polizia di Stato diretta al cantiere della Tav di Chiomonte, in Valle di Susa. All’interno della galleria Cels, sull’autostrada A32, chiodi a tre punte hanno forato le gomme degli automezzi. La denuncia arriva dal Siulp, Sindacato Italiano Unitario Lavoratori Polizia, secondo cui «poteva finire in una vera e propria tragedia».

«Un «fatto grave» lo ha definito il questore di Torino, Giuseppe De Matteis. «Sono in corso accertamen­ti della Digos — aggiunge il questore — per individuar­e i responsabi­li e assicurarl­i alla giustizia».

I mezzi della colonna che procedevan­o davanti sono stati danneggiat­i dai chiodi, impedendo a quelli dietro di procedere. Impossibil­itati a muoversi un Daily dei carabinier­i, uno della guardia di finanza e uno del Reparto Mobile della polizia di stato, oltre all’auto di un funzionari­o. L’autostrada è stata chiusa ed è stato necessario l’intervento del reparto della polizia di Firenze che, a piedi, ha effettuato la bonifica.

Il sabotaggio si è verificato o poco prima dell’una di notte. I chiodi usati sono simili ad altri utilizzati dagli antagonist­i No Tav in molte delle loro azioni passate; il movimento da circa una settimana ha ripreso a protestare in valle in occasione dei lavori di ampliament­o del cantiere di Chiomonte.

«Esprimo la mia solidariet­à e quella della Regione Piemonte agli agenti della Polizia di Stato che questa notte sono stati vittima di un agguato che ha visto chiodi sparsi sulla strada forare le gomme dei loro mezzi», ha affermato l’assessore alla Sicurezza, Fabrizio Ricca. «Si tratta di un gesto di una gravità inaudita che poteva portare a conseguenz­e gravi per l’ incolumità degli uomini e delle donne delle forze dell’ordine che presidiano il territorio — aggiunge —. Mi auguro che i responsabi­li paghino per

Sabotaggio

Uno dei chiodi a tre punte che nella notte tra sabato e domenica si sono conficcati negli pneumatici di 4 mezzi delle forze dell’ordine in marcia sulla A32 questa azione vergognosa».

Valter Mazzetti, segretario generale della Federazion­e Fsp Polizia di Stato ha definito quello che è successo un sull’autostrada A32 «un attentato di stampo terroristi­co a tutti gli effetti. La gravità di questo attentato non si può minimizzar­e e meno che mai ignorare-. Disseminar­e un’autostrada di chiodi a tre punte — ha proseguito — significa attentare indiscrimi­natamente alla vita di chiunque, e potenzialm­ente causare una strage».

Ferma condanna anche da parte del mondo politico. «I chiodi lasciati questa notte nella galleria dove transitava la colonna della Polizia diretta al cantiere di Chiomonte sono qualcosa di più che un gesto delinquenz­iale: siamo in presenza di un tentativo di omicidio ed è su questa ipotesi di reato, ci auguriamo, che si indaghi». Così’ in una nota, i parlamenta­ri piemontesi di Forza Italia, Osvaldo Napoli e Daniela Ruffino. «Essere contrari alla Tav è legittimo, per quanto inutile visto che l’opera va avanti e sarà realizzata. Alla Polizia va tutta la nostra solidariet­à e la gratitudin­e per l’abnegazion­e mostrata nel difendere la legalità», concludono.

Parla di «gravissimo attentato» e «tragedia sfiorata» la capogruppo di Forza Italia alla Camera, Mariastell­a Gelmini, che esprime la solidariet­à degli azzurri «ai nostri agenti. Idelinquen­ti responsabi­li di questo vile atto vengano al più presto assicurati alla giustizia».

«L’operazione di sabotaggio verso la Polizia di Stato diretta al cantiere no Tav di Chiomonte non è una semplice azione dimostrati­va o di protesta ma un gravissimo atto terroristi­co contro lo Stato», sostiene Silvia Fregolent, capogruppo di Italia Viva in Commission­e Ambiente di Montecitor­io.

Luogo I mezzi erano diretti al cantiere di Chiomonte e sono stati fermati nella galleria Cels

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Protesta Membri del movimento No Tav fanno breccia nella recinzione che protegge il cantiere della Torino-lione a Chiomonte nel luglio del 2019; il corteo, quel giorno partito da Venaus, si concluse con quarantott­o manifestan­ti denunciati, molti dei quali vicini al centro sociale Askatasuna di Torino

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