Higuain da titolare per cancellare tutti i fantasmi
Ex al potere. Milan-juventus è anche Ibrahimovic-higuain. L’argentino torna a San Siro, là dove giocò nella sua non indimenticabile stagione 2017-18: 8 gol in 22 partite complessive con la maglia del Milan, che per lui in poco meno di sei mesi versò ben 18,2 milioni di euro tra prestito e ingaggio lordo. Ovvero 3 milioni al mese e 2,25 a gol. Gonzalo prepara quello stesso scherzetto che in maglia rossonera non riuscì a infliggere alla Signora, nemmeno con il pallone piazzato a 11 metri dalla porta. Era il 28 ottobre 2017. La sera della sua rivincita personale si trasformò in un incubo. Il rigore sbagliato nel primo tempo, con Cristiano Ronaldo che suggerì a Szczesny il lato dove l’ex compagno del Real Madrid avrebbe calciato. L’espulsione nella ripresa, con tanto di crisi di nervi. «Chiedo scusa a tutti per la reazione che ho avuto. Quando giochi contro il tuo passato le emozioni sono tante. Non siamo dei robot». Di lì a non molto il trasloco di Higuain da Milano a Londra, sponda Chelsea, dal suo mentore Sarri.
La storia non si può cambiare, non resta che concentrarsi sulla cronaca. Il Pipita era già tornato con la Juve al Meazza rossonero a febbraio, per la semifinale di andata di Coppa Italia, ma senza i galloni da titolare. La pandemia e la salute precaria di sua mamma lo avevano quasi convinto a dire adios a todos. Il gol al Lecce gli ha restituito il sorriso, prima degli spezzoni positivi contro Genoa e Torino. Domani Higuain giocherà la sua prima da titolare dopo il lockdown. Con il compito per niente semplice di rimpiazzare Paulo Dybala al centro di un attacco completato da Cristiano Ronaldo e uno tra Douglas Costa (favorito) e Bernardeschi. Le gomme sono ancora un po’ sgonfie, ma il motore girerà comunque a tutta.
«Non so se la benzina di Higuain durerà per 60 oppure 70 minuti, non penso 90 — ha detto Sarri —. Prima facciamogli sparare tutto, poi cercheremo altre soluzioni». Il Pipita dovrà assistere CR7 con piena licenza di mettersi in proprio. Cerca quel gol dell’ex che ha segnato spesso e volentieri al Napoli.
Sei mesi in rossonero L’argentino a San Siro, un ritorno da titolare ma anche da «ex» dopo 8 gol in 22 partite