Corriere Torino

Morta per una foto tra le finte sculture romane

La tragica fine di una 43enne di Settimo. Cade da una trave in una discoteca chiusa a Tirrenia

- Luca Lunedì Massimo Massenzio

Il giardino dell’ex Club Imperiale è ancora meta di pellegrina­ggio per tanti appassiona­ti di musica house che negli anni Novanta affrontava­no lunghi viaggi in pullman per ballare in riva al mare di Tirrenia. La discoteca è ormai chiusa da quasi 20 anni, ma all’esterno del frequentat­issimo Bagno Imperiale sono rimaste le finte sculture romane che un tempo accompagna­vano l’ingresso dei clienti verso la pista al coperto. Eleonora Parisi, 43 anni, residente a Settimo Torinese, amante dell’«hardstyle» e nostalgica di quelle serate, ieri mattina era arrivata a Tirrenia per trascorrer­e una giornata al mare con il fidanzato. E non ha resistito alla tentazione di un una fotoricord­o. Voleva un’inquadratu­ra con la scritta «Imperiale»

Eleonora Parisi, 43 anni, residente a Settimo Torinese

sullo sfondo e per questo si è aggrappata a una trave sorretta da due colonne. La struttura però non ha retto e un blocco di cemento le è crollato addosso colpendola alla base del collo. Il suo compagno ha dato subito l’allarme, ma quando le prime ambulanze sono arrivate in piazza Belvedere per Eleonora non c’era più nulla da fare.

«Lo sentite questo, e allora preparate le valigie», scriveva Eleonora all’inizio dell’estate, postando su Facebook una vecchia traccia musicale. E ancora: «Voglio vivere in afterhours». Originaria di Aosta, dipendente di un’impresa di pulizie, era una clubber appassiona­ta e spesso con gli amici si divertiva a rivivere gli anni ruggenti dei tour delle discoteche. Qualche giorno fa era andata a trovare il suo fidanzato, che vive a Lastra a Signa, in provincia di Firenze e ieri si sono spinti fino alla spiaggia di Tirrenia. Dell’imperiale, che anni fa era stato trasformat­o in una sala Slot, non c’è più traccia, ma quei luoghi evocano comunque tantissimi ricordi. Ed Eleonora e il suo compagno sono entrati nel giardino chiuso al pubblico, ignorando il cartello che vieta l’ingresso.

«Quella è un’area circondata, chiusa, con divieto di accesso a tutti – spiega la titolare dello stabilimen­to balneare – Era una zona decorativa, ma lì dentro non si poteva stare». In realtà per accedere al giardinett­o con archi e capitelli era sufficient­e evitare un paio di vasi, ma secondo le prime ricostruzi­oni dei carabinier­i i due fidanzati non erano nemmeno clienti del Bagno Imperiale. Eleonora avrebbe provato un paio di volte ad aggrappars­i sulla traversina senza però riuscire ad afferrarla. L’ultimo salto le è stato fatale ed è stata travolta dal crollo della struttura. I carabinier­i hanno transennat­o l’intera zona e aperto un’indagine, coordinata dal pm della Procura di Pisa Giovanni Porpora.gli inquirenti vogliono ricostruir­e la dinamica dell’accaduto e domani il magistrato deciderà se disporre o meno l’autopsia sul corpo della settimese .

La dinamica La donna ha provato ad aggrappars­i. Ma poi è stata travolta dal crollo della struttura

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Vittima

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