Corriere Torino

Kulusevski aspettava Ronaldo ha trovato solo le polemiche Anche Ibrahimovi­c sta con lui

- Nicola Balice

Il 2 gennaio Dejan Kulusevski diventava un calciatore della Juve, pur restando in prestito al Parma fino a fine stagione. Ed è da quel giorno che i tifosi bianconeri si sfregano le mani guardando le sue giocate da potenziale fenomeno, sognando di vederlo quanto prima insieme a Cristiano Ronaldo. Nel frattempo la sera di domani potrebbe essere quella giusta per vederli contempora­neamente, pur da avversari, durante Svezia-portogallo di Nations League. Il condiziona­le, però, è d’obbligo.

Non tanto e non solo per le condizioni precarie del fuoriclass­e portoghese. Anzi, le possibilit­à di rivedere in campo già dal primo minuto Cristiano Ronaldo vanno via via aumentando, ora dopo ora. Un’infezione al piede, conseguenz­a probabilme­nte di una puntura d’insetto, lo ha costretto a saltare qualche giorno d’allenament­o e il match con la Croazia. Ieri però è tornato in gruppo, sicurament­e volerà anche lui alla volta della Svezia in giornata e salvo imprevisti ritroverà il posto di capitano per comandare l’attacco del suo Portogallo.

Potrebbe quindi essere la notte di Kulusevski contro Ronaldo. Il condiziona­le è d’obbligo anche o soprattutt­o perché in Svezia è esploso un caso attorno al commissari­o tecnico Janne Andersson, proprio a causa dello scarso utilizzo del talentino bianconero. Tutto è cominciato sabato, la Svezia perde di misura in casa contro la Francia campione del Mondo, una sconfitta anche preventiva­bile. Ma le scelte iniziali di Andersson non hanno convinto nessuno, soprattutt­o per aver preferito una bandiera sul viale del tramonto come il 35enne Sebastian Larsson a Kulusevski, entrato solo alla fine. Una mossa poco capita e ancor meno gradita dal bianconero: «Purtroppo non ho avuto la possibilit­à di incidere nella gara. Rispetto la scelta del ct ma sono rimasto scioccato per la sua decisione. In allenament­o andavo bene... il calcio è anche questo... Spero di poter giocare titolare nella prossima partita». Ora, potere delle traduzioni, il termine «scioccato» è stato riportato anche come «sbalordito», cambiando la forma ma non la sostanza. Immediata la risposta di Andersson alla stampa locale: «Se ha detto così è perché, evidenteme­nte, è rimasto deluso anche se non lo ha dato a vedere. Ne parleremo. È vero che in allenament­o ha fatto bene ma così come gli altri. Vedremo se martedì giocherà titolare».

Caso chiuso? Macché. Perché poi è arrivata la sentenza di sua maestà Zlatan Ibrahimovi­c, con un tweet al vetriolo ad accompagna­re un articolo del giornale svedese Aftonblade­t che trattava l’argomento con le dichiarazi­oni del ct: «Che brutto scherzo. Un’altra conferma: persone incompeten­ti, nelle posizioni sbagliate, stanno soffocando il calcio svedese». Un triangolo mica da ridere, con Kulusevski «condannato» a capire come funziona quando sei un predestina­to: l’unica parola che conta è quella del campo.

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L’ultima volta Cristiano Ronaldo e Dejan Kulusevski avversari in Juventus-parma di gennaio

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