Kulusevski aspettava Ronaldo ha trovato solo le polemiche Anche Ibrahimovic sta con lui
Il 2 gennaio Dejan Kulusevski diventava un calciatore della Juve, pur restando in prestito al Parma fino a fine stagione. Ed è da quel giorno che i tifosi bianconeri si sfregano le mani guardando le sue giocate da potenziale fenomeno, sognando di vederlo quanto prima insieme a Cristiano Ronaldo. Nel frattempo la sera di domani potrebbe essere quella giusta per vederli contemporaneamente, pur da avversari, durante Svezia-portogallo di Nations League. Il condizionale, però, è d’obbligo.
Non tanto e non solo per le condizioni precarie del fuoriclasse portoghese. Anzi, le possibilità di rivedere in campo già dal primo minuto Cristiano Ronaldo vanno via via aumentando, ora dopo ora. Un’infezione al piede, conseguenza probabilmente di una puntura d’insetto, lo ha costretto a saltare qualche giorno d’allenamento e il match con la Croazia. Ieri però è tornato in gruppo, sicuramente volerà anche lui alla volta della Svezia in giornata e salvo imprevisti ritroverà il posto di capitano per comandare l’attacco del suo Portogallo.
Potrebbe quindi essere la notte di Kulusevski contro Ronaldo. Il condizionale è d’obbligo anche o soprattutto perché in Svezia è esploso un caso attorno al commissario tecnico Janne Andersson, proprio a causa dello scarso utilizzo del talentino bianconero. Tutto è cominciato sabato, la Svezia perde di misura in casa contro la Francia campione del Mondo, una sconfitta anche preventivabile. Ma le scelte iniziali di Andersson non hanno convinto nessuno, soprattutto per aver preferito una bandiera sul viale del tramonto come il 35enne Sebastian Larsson a Kulusevski, entrato solo alla fine. Una mossa poco capita e ancor meno gradita dal bianconero: «Purtroppo non ho avuto la possibilità di incidere nella gara. Rispetto la scelta del ct ma sono rimasto scioccato per la sua decisione. In allenamento andavo bene... il calcio è anche questo... Spero di poter giocare titolare nella prossima partita». Ora, potere delle traduzioni, il termine «scioccato» è stato riportato anche come «sbalordito», cambiando la forma ma non la sostanza. Immediata la risposta di Andersson alla stampa locale: «Se ha detto così è perché, evidentemente, è rimasto deluso anche se non lo ha dato a vedere. Ne parleremo. È vero che in allenamento ha fatto bene ma così come gli altri. Vedremo se martedì giocherà titolare».
Caso chiuso? Macché. Perché poi è arrivata la sentenza di sua maestà Zlatan Ibrahimovic, con un tweet al vetriolo ad accompagnare un articolo del giornale svedese Aftonbladet che trattava l’argomento con le dichiarazioni del ct: «Che brutto scherzo. Un’altra conferma: persone incompetenti, nelle posizioni sbagliate, stanno soffocando il calcio svedese». Un triangolo mica da ridere, con Kulusevski «condannato» a capire come funziona quando sei un predestinato: l’unica parola che conta è quella del campo.