Covid, i contagi superano quota 100
La Regione: i genitori dovranno autocertificare la temperatura sul diario di scuola dei figli
Il numero dei contagiati registrati ieri nella regione è il più alto della «Fase 2»: superata quota cento e ieri in Piemonte non sono stati segnalati decessi per Covid-19 mentre resta stabile a 9 il numero delle persone in terapia intensiva. Si avvicina la riapertura delle scuole e la Regione che sta per varare un’ordinanza complessiva sull’anno scolastico, ha stabilito che la temperatura degli alunni dovrà essere annotata giorno per giorno dalle famiglie altrimenti verrà misurata a scuola.
Balzo dei contagi a quattro giorni dalla riapertura delle scuole. Ieri i casi positivi in Piemonte hanno superato quota cento, arrivando a 112 con l’ormai consueta maggioranza di 77 asintomatici. Oltre il doppio del giorno precedente. Ma i ricoveri in terapia intensiva sono rimasti stabili a 9, negli altri reparti si è scesi di 4 unità e non si è registrato alcun decesso. L’obiettivo è ora evitare che il ritorno in classe provochi un ulteriore aumento. Ieri il presidente della Regione Alberto Cirio ha firmato le Linee di indirizzo per la riapertura delle scuole in Piemonte. L’ordinanza che le accompagna raccomanda a tutte le scuole la rilevazione della febbre all’ingresso e dove non è possibile introduce l’«obbligo di verifica». Le famiglie dovranno comunicare alle scuole l’avvenuta misurazione tutti i giorni, tramite diario, registro elettronico o autocertificazione. Nel caso in cui uno studente dovesse presentarsi senza, la scuola avrà l’obbligo di misurare la febbre per consentirne l’ingresso in classe. «Una mediazione tra l’ipotesi iniziale di far misurare la temperatura a scuola e l’indicazione di lasciare il compito alle famiglie», riassume l’assessora all’istruzione del Comune di Torino, Antonietta di Martino, che ha invece introdotto la misurazione di routine nei nidi e nelle scuole d’infanzia comunali. Nei giorni scorsi, i sindacati della scuola avevano avanzato obiezioni sulla possibilità concreta di effettuare la misurazione all’ingresso. L’obbligo è stato accantonato, ma la raccomandazione resta. Le scuole sono esonerate solo nel caso di «comprovate ragioni di carenza di personale o altre motivazioni oggettive». E la Regione ha stanziato già nei giorni scorsi 500 mila euro per sostenere l’acquisto di termo scanner. «Il Piemonte ritiene che un elemento così delicato e importante non possa essere lasciato alla sensibilità delle singole famiglie e per questo è stata predisposta questa ordinanza che introduce per le scuole un obbligo di verifica», hanno sottolineato il presidente Cirio e l’assessora regionale all’istruzione Elena Chiorino. In Piemonte ogni Asl verrà dotata di hot spot pediatrici, una corsia esclusiva per consentire agli studenti che dovessero avere la febbre di effettuare nel giro di tre ore il tampone, che sarà esaminato in via preferenziale. «La scuola in Piemonte riparte in sicurezza e con il supporto di linee guida che la Regione ha condiviso con i medici, i pediatri e con il sistema sanitario territoriale – ha commentato l’assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi -. La nostra priorità sarà più che mai garantire il controllo e il contenimento del contagio sul nostro territorio, a cominciare dalla sicurezza nelle nostre scuole».