Corriere Torino

L’arte invade palazzi e luoghi di Torino

Dalla Scuola Holden al Castello di Govone fino al Museo Garda Torna l’art Site Fest: opere contempora­nee in luoghi insoliti

- Paolo Morelli

Due leoni «guardiani imperiali», i komainu, ornamento architetto­nico della tradizione cinese all’ingresso di tombe e palazzi, si riflettono nel pavimento vetrato della corte medievale di Palazzo Madama. Sono l’opera di Elisa Bertaglia, artista che con questo intervento, intitolato Hic sunt leones, intende celebrare il contatto culturale fra Oriente e Occidente. Il lavoro è stato inaugurato ieri per l’edizione 2020 di Art Site Fest.

Due leoni «guardiani imperiali», i komainu, ornamento architetto­nico della tradizione cinese all’ingresso di tombe e palazzi, si riflettono nel pavimento vetrato della corte medievale di Palazzo Madama. Sono l’opera di Elisa Bertaglia, artista che con questo intervento, intitolato Hic sunt leones, intende celebrare il contatto culturale fra Oriente e Occidente. Il lavoro è stato inaugurato ieri, insiemea Systema naturae di Alice Padovani all’archivio di Stato di Torino, per l’edizione 2020 di Art Site Fest. La manifestaz­ione, curata da Domenico Papa, dal 2014 pone in dialogo residenze e palazzi con artisti contempora­nei, attraverso installazi­oni site specific che, quest’anno, seguiranno il concetto del «kintsukoro­i». Si tratta dell’antica tecnica giapponese che consiste nel riparare contenitor­i d’uso comune trasforman­doli in oggetti di valore, in genere ricongiung­endo i cocci con l’oro fuso. Sotto il tema «Mending the World» («riparare il mondo»), la rassegna parte ufficialme­nte oggi e proseguirà fino al 10 novembre, con un programma di incontri e workshop che sarà definito a breve.

«Ci è sembrato naturale tornare al concetto del kintsukoro­i, tornare a ricomporre il mondo intorno a noi — spiega Domenico Papa — e l’arte può darci una mano a ricomporre le fratture del mondo. Questa edizione sarà molto al femminile non per via delle quote rosa, ma perché l’arte come cura è un concetto soprattutt­o femminile».

Oggi alle 17 toccherà al Museo Storico Reale Mutua, che ospita Kintsugi di Fukushi It, mentre alle 18 sarà svelata Snapshots from Garden of Eden di Dina Goldstein alla Scuola Holden. L’istituto è una delle new entry di questa edizione di Art Site, che nell’ottica dell’alternanza ogni anno cerca di coinvolger­e nuovi luoghi. Le altre novità sono il Museo Garda di Ivrea, che il 4 ottobre inaugurerà Visitazion­i, progetto di Agostino Arrivabene che andrà a integrarsi con il percorso di visita, e il già citato Archivio di Stato. A completare il programma saranno alcune tappe fisse di Art Site. Prima fra tutte la Palazzina di Caccia di Stupinigi, che domani alle 17 aprirà la mostra Penelope’s

Gaze, con opere di Elisa Bertaglia, Florencia Martinez, Alice Padovani e Monika Grycko. Sabato 19 settembre toccherà al Castello Reale di Govone, che ospiterà una rassegna di videodanza con contributi di 12 artisti da diverse nazioni e altre iniziative, come l’incontro Vieni vicino . La prossimità della danza (ore 12.30) con alcuni degli autori coinvolti: Viola Pantano, Beatrice Panero e Lamberto Curtoni. Gli ultimi due, peraltro, hanno realizzato la coreografi­a One che andrà in scena alle 17. Le sale del Castello ospiterann­o poi L’origine scomposta delle cose, progetto di Daniela Conte, #iorestoaca­sa di Marianne Schmid (con Creativame­nte Roero a cura di Patrizia Rossello) e Intimate Places di Raja Khairallah.

Il clou di Art Site sarà in occasione di Artissima, quando sarà presentato il nuovo catalogo e si terranno altri eventi in contempora­nea alla Nuvola Lavazza.

❞ Questa edizione è dedicata alla «cura» e si ispira al concetto giapponese del kintsukoro­i Forte la presenza di donne

Il programma

Oltre alle mostre ci saranno anche incontri, momenti di danza e proiezioni di video

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A Borgo Dora La Scuola Holden è una «new entry»
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In piazza Castello Opere anche all’archivio di Stato

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