Corriere Torino

Il teatro diversamen­te normale

Una prima mondiale di Kureishi, poesie nel foyer e grandi ospiti Lo Stabile riapre Gobetti e Fonderie. Binasco inaugura con Miller

- Paolo Morelli

Ventimila. È il numero di presenze totalizzat­e dal Teatro Stabile questa estate, con le rassegne Summer Plays, organizzat­a con la Fondazione Tpe, e Blu Oltremare nel cortile di Combo. Un numero dal quale il teatro, diretto da Filippo Fonsatti (ancora in attesa di sviluppi per la direzione del Piccolo di Milano), intende ripartire per la nuova stagione. È un pubblico fedele che ha rinunciato in maniera consistent­e ai rimborsi per gli spettacoli cancellati, così è nato un tesoretto in grado di consentire all’ente la chiusura del bilancio 2020 in pareggio nonostante tutto.

Con il titolo Diversamen­te classico, quindi, riparte la programmaz­ione e riaprono anche il Teatro Gobetti e le Fonderie Limone, pur a capienza ridotta di un terzo (80 e 130 posti), per un totale di 32 titoli, inclusi gli appuntamen­ti di Torinodanz­a, da qui a fine anno.

La programmaz­ione confermata arriva, per ora, fino a dicembre, con l’inaugurazi­one affidata al direttore artistico, Valerio Binasco, che porterà in scena Uno sguardo dal ponte. Il dramma di Arthur Miller, ambientato nella comunità italo-americana di New York, sarà in prima nazionale al Carignano dal 5 al 25 ottobre. «Questo spettacolo — ha spiegato il regista e attore — è l’emblema di ciò che intendiamo per “diversamen­te classico”, oppure come “diversamen­te contempora­neo”. I temi che quest’opera porta con sé sono molto più vicini a noi».

Binasco, ora «rinchiuso» alle Fonderie Limone per provare, sarà in scena anche per un altro importante appuntamen­to, il debutto mondiale di The Spank, testo di Hanif Kureishi, produzione di Filippo Dini, con il quale Binasco si dividerà il palco al Carignano dall’8 al 20 dicembre. «Ringrazio Monica Capuani per aver tradotto la mia opera e averla offerta al teatro — ha detto Kureishi, intervenut­o ieri durante la presentazi­one della stagione —. La storia è semplice: due uomini, un dentista e un farmacista, si incontrano regolarmen­te in un caffè. Un litigio per una donna fa crollare le loro vite in maniera abbastanza comica. Attraverso i loro discorsi si crea un mondo che noi non vediamo, credo sia adatto a questo periodo segnato dal Covid».

Filippo Dini, subito dopo, sempre al Carignano, riproporrà il fortunato Così è (se vi pare), dal 22 dicembre al 6 gennaio. Riuscirà finalmente a debuttare, poi, La casa di Bernarda Alba di Federico García Lorca, per la regia di Leonardo Lidi, le cui prove erano state interrotte a pochi giorni dalla prima, mentre arriverann­o delle nuove coproduzio­ni: Peachum di Fausto Paravidino, riscrittur­a de

L’opera da tre soldi di Brecht, con Rocco Papaleo; L’anello forte di Nuto Revelli, per la regia di Anna Di Francisca, con Laura Curino e Lucia Vasini; e

Pandora, proposto dal Teatro di Gordi con la regia di Riccardo Pippa. Tornano anche Mistero Buffo e La signorina Felicita ovvero la felicità.

Non mancherann­o un focus sulle compagnie indipenden­ti del territorio, Il cielo su Torino, e altri ospiti: Alessandro Baricco, Jurij Ferrini, Maria Amelia Monti, Ascanio Celestini e Paolo Nani. «Le porte del Teatro Carignano — ha annunciato Filippo Fonsatti — saranno sempre aperte. Nel foyer, un gruppo di attori offrirà pagine di poesie e di teatro alle persone durante gli orari di biglietter­ia». È il progetto Il menù della poesia, che si terrà in tutti i weekend, compatibil­mente con gli spettacoli. Si potrà scegliere il capolavoro preferito, che sarà recitato dagli attori del collettivo sul momento. Viene riproposta, inoltre, l’iniziativa Un posto per tutti, sostenuta da Fondazione Crt, mentre restano attive quasi tutte le proposte di abbonament­o. Sembra così tornare tutto alla (quasi) normalità. «Le norme applicate nei teatri e nei cinema — ha ribadito Fonsatti — sono rigide e rispettate, sono tra i luoghi di aggregazio­ne sociale più sicuri».

❞ Il direttore Fonsatti Ripartiamo forti dei 20 mila spettatori dell’estate e con un bilancio in pareggio

❞ Il drammaturg­o inglese The Spank è la storia di due vite che crollano in maniera comica: credo sia molto adatta al periodo

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