Corriere Torino

L’auditorium Rai riapre al pubblico

L’auditorium della Rai riapre al pubblico con un palco più grande: si parte giovedì con Gatti sulle note di Beethoven E arriva l’addio di Conlon alla direzione principale

- Paolo Morelli

Un palco più grande, un nuovo programma di concerti e un evento per Natale che potrebbe diventare una tradizione. L’orchestra Sinfonica Nazionale della Rai è pronta a ripartire da giovedì prossimo, quando alle 20.30, all’auditorium Arturo Toscanini, il maestro Daniele Gatti dirigerà due opere di Ludwig van Beethoven: la Sinfonia n.4 in si bemolle maggiore, op. 60 e la Sinfonia n.7 in la maggiore, op. 92. Partono così i Concerti d’autunno, in streaming su Rai Cultura e in diretta su Radio3. A chiudere sarà Daniel Harding, che il 17 dicembre dirigerà la Sinfonia n.3 in re maggiore, D 200 di Franz Schubert e la Sinfonia n.5 in do minore, op. 67 di Beethoven, completand­o l’omaggio al compositor­e tedesco nel 250esimo dalla nascita.

«Abbiamo dato importanza a Beethoven, ma non possiamo eseguire tutte le sue opere — spiega Ernesto Schiavi, direttore artistico dell’osn Rai —. Ci sarà, però, anche un tributo con Beatrice Rana al pianoforte (il 22 ottobre, ndr), diretto da Fabio Luisi».

Nella ripartenza l’orchestra dovrà però fare a meno del maestro James Conlon nelle sue vesti di direttore principale, perché non rinnoverà il contratto in scadenza a fine mese. «È un rapporto molto franco e delicato — precisa Schiavi —, ma non c’è alcun trauma, dirigerà ancora dei concerti qui». A partire da quello del 10 dicembre con opere di Mozart e Šostakovic. Il direttore principale sarà sostituito, almeno per i prossimi tre anni, da diversi direttori, definiti «di famiglia» da Schiavi, che dirigerann­o almeno quattro concerti l’anno ciascuno. Maggiori dettagli, però, si avranno alla presentazi­one della stagione da gennaio in poi, prevista a novembre. Nel frattempo arriverann­o alcune novità. Intanto il palco, esteso di 4 metri in avanti per ospitare fino a 95 elementi ed eseguire anche produzioni più importanti. La Rai ha affittato una struttura — in attesa degli sviluppi futuri — dopo aver smontato 5 file in platea. Resta però la capienza massima consentita di 200 persone, salvo diversi provvedime­nti regionali che potrebbero arrivare nei prossimi giorni. L’altra novità è il concerto natalizio, con I di Cajkovskij, diretto da Juraj Valcuha, attuale direttore musicale del Teatro San Carlo di Napoli nonché ex direttore principale dell’osn Rai (prima di Conlon). «L’opera — sottoline Schiavi — è una composizio­ne educativa e fa parte di una tradizione che vorremmo mantenere». Ma si lavora anche con l’accademia di Musica di Pinerolo per il progetto «Profession­e Orchestra».

Già in vendita, intanto, i biglietti per i Concerti d’autunno, ma senza abbonament­i, solo concerti singoli a 25 euro. Fanno eccezione, a 5 euro, i concerti di Rainuovamu­sica, dedicati alla musica contempora­nea (come la prima assoluta del 12 novembre, con Tito Ceccherini alla direzione, commission­ato da Milano Musica), e gli eventi per Federico Fellini nel centenario dalla nascita. L’8 ottobre, infatti, Marcello Rota dirigerà il concerto Le strade, mentre il 14 dirigerà Prova d’orchestra, preceduto dalla proiezione dell’omonimo film, presentato dallo storico del cinema Sergio Toffetti, per Torino Città del Cinema 2020 (con Rai Teche, il centro di produzione Rai di Torino, Cinecittà Luce, Rai Cinema e Museo del Cinema). Il programma si completa con direttori come Michele Mariotti, Ion Marin, Robert Trevino e Roberto Polastri, ma non mancherann­o appuntamen­ti «fuori sede» fra Mito, Milano, Reggio Emilia, Modena e Assisi. «Non era facile — aggiunge Pasquale D’alessandro, sovrintend­ente dell’osn Rai — costruire questo ottimo programma. Abbiamo fatto tutto quello che era possibile perché si arrivasse a una situazione vicina alla normalità».

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Le novità In alto, il nuovo palco dell’auditorium lungo 4 metri in più; qui sopra, James Conlon e a sinistra Daniele Gatti atteso per giovedì

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