La moda piemontese (sostenibile) al Lido
Il designer piemontese Stefano Giordano: «Vestiamo il futuro»
Il Piemonte sbarca a Venezia, e non solo per il cinema. Anche per la moda sostenibile. Il merito è del cortometraggio «Néo Kósmo» che, per i costumi di scena degli attori protagonisti, tra cui Giorgia Surina, ha scelto il marchio Stories del designer piemontese Stefano Giordano. La pellicola, secondo capitolo della trilogia firmata da Adelmo Togliani, sarà presentata oggi alla Mostra Internazionale d’arte Cinematografica di Venezia e tratta temi, di natura etica, legati alle conseguenze del progresso umano. «Volevamo costumi che proiettassero i nostri attori nel futuro — spiega il regista — senza renderli troppo vistosi e stonati ma eleganti». Il quartier generale di Stories ha sede a Bergolo, tra le Valli Bormida e Uzzone. Un comune con meno di 100 abitanti, scelto da Giordano per amore di questo territorio, di cui è originario. E per tener fede ad alcuni principi che il designer piemontese ha fermato anche in un suo «manifesto». Un documento che si rifà ai 17 punti approvati dalle Nazioni Unite per migliorare, entro il 2030, gli aspetti ambientali, economici, sociali e istituzionali della società globale. «Una sfida che abbiamo colto concentrandoci sul “goal numero dodici”: consumo e produzione responsabili — racconta Giordano — attraverso la riduzione dell’impiego di risorse e dell’inquinamento di tutto il ciclo produttivo del nostro lavoro». Il marchio piemontese si è dato alcune linee guida da rispettare. Tra queste il Made in Italy. «Tutta la filiera parla italiano — spiegano dal quartier generale langarolo
— perché il patrimonio locale e i nostri talenti non si perdano per strada». Fa eccezione la lana merino; che, comprata da un’azienda di Biella, arriva da animali neozelandesi. «Una scelta di campo, perché si tratta di “pecore Zq” e cioè “animal welfare” — vanno avanti — allevate pensando al benessere dei capi e tosate senza far loro del male». Stories lavora anche sulla tracciabilità. «Un abito è davvero speciale se racconta il suo percorso – aggiungono da Bergolo - la strada percorsa da una fibra tessile può essere anche lunghissima – chiarisce il designer – ma deve poter essere ricostruita, sempre». E certificata. «Aderiamo a Zero Discharge of Hazardous Chemicals, un programma mondiale focalizzato sulla gestione delle sostanze chimiche per eliminare, o sostituire, quelle più pericolose usate soprattutto per tingere i filati — precisa Giordano — all’emas, strumento della Comunità europea per valutare, e migliorare, le prestazioni aziendali in termini di sostenibilità. E oltre alla B Corporation sulle performance ambientali, abbiamo aderito anche a Blockchain che, ogni sei mesi, verifica e autentica il nostro processo di tracciabilità». Ancora prima di «parlare di moda e di cinema, infatti, ogni approccio alla vita dev’essere mosso da educazione sociale e attitudine al rispetto — conclude Giordano — per questo è un onore essere presenti nel cortometraggio di Adelmo Togliani». Che sarà trasmesso in anteprima a Venezia questo pomeriggio. E potrà essere seguito al link italianpavilion.it/conferenza_11-09-1500.