«Per il Regio un lavoro di squadra»
Rosanna Purchia nominata commissario della Fondazione. Appendino: «Garantirà il futuro»
Rosanna Purchia è la nuova Commissaria del Teatro Regio di Torino. L’ex sovrintendente del San Carlo di Napoli, incarico che ha mantenuto dal 2009 fino allo scorso marzo, ha ricevuto la notizia alle 18 di ieri, con una nota del Mibact in cui il ministro Enrico Franceschini, nominandola, le ha augurato «ogni successo nel rilancio del Regio, una prestigiosa realtà della cultura e della lirica italiana ora affidata a una valida professionalità». A lei dunque il compito del risanamento dei conti.
Rosanna Purchia è la nuova Commissaria del Teatro Regio. L’ex sovrintendente del San Carlo di Napoli, incarico che ha mantenuto dal 2009 fino allo scorso marzo, ha ricevuto la notizia alle 18 di ieri, con una nota del Mibact in cui il ministro Dario Franceschini le ha augurato «ogni successo nel rilancio del Regio, una prestigiosa realtà della cultura e della lirica italiana ora affidata a una valida professionalità». A lei dunque, che è ancora in corsa per la direzione del Piccolo di Milano, teatro in cui ha cominciato a lavorare nel 1976 come responsabile dell’organizzazione e della programmazione artistica, spetterà il compito del risanamento strutturale dei conti dell’ente lirico torinese, indebitato per 7 milioni di euro. La prima dichiarazione da neo commissaria è sintetica ma rende l’idea: «È un grandissimo onore».
E anche una grossa responsabilità?
«Sicuramente. Sono felice della nomina e trepidante. Ho abbastanza coraggio per farmi forza».
Quale sarà il suo primo passo da neo commissaria?
«Prima di tutto voglio incontrare la sindaca Chiara Appendino (che in una nota ha dichiarato che “sicuramente il lavoro che la attende sarà impegnativo e rappresenta un passo indispensabile al fine di assicurare all’ente lirico torinese un presente e un futuro con una base strutturale solida”, ndr), il governatore Alberto Cirio, il sovrintendente Sebastian Schwarz, il collegio dei revisori dei conti e tutti i lavoratori, che sento già parte della mia squadra. Da soli non si arriva da nessuna parte, è come quando sei in mezzo al mare, i timonieri devono essere in grado di coinvolgere tutto l’equipaggio».
Come si fa a risanare un bilancio in rosso di 7 milioni?
«Ho bisogno di studiare tutte le carte. Ma mi aspetto di trovare meno problemi di quelli che ho trovato al San Carlo di Napoli 11 anni fa. Anche la città deve fare la sua parte, aiutando il suo teatro. Così come i cittadini, ma so che i torinesi sono generosi».
Il suo ultimo atto da sovrintendente a Napoli è stata l’approvazione del bilancio consuntivo del 2019, in pareggio per il dodicesimo anno consecutivo con un utile di 392mila euro. A Torino la situazione è molto diversa, con un patrimonio negativo di oltre 9 milioni.
«Sono certa che l’esperienza di Napoli mi aiuterà ad affrontare le difficoltà di Torino. E ribadisco, spero che siano minori di quelle di Napoli del 2009. È un augurio che faccio prima di tutto al Regio, a chi ci lavora e a chi ama frequentarlo».
Anche il ministro Franceschini le fa gli auguri.
«Mi aveva chiamato una settimana fa per verificare la mia disponibilità. Gli ho risposto di sì, ma sinceramente non mi aspettavo la nomina. Leggere le sue parole mi ha riempita di orgoglio».
Il commissariamento ai tempi del Covid è una grossa sfida?
«Ci vuole coraggio e responsabilità, ma non bisogna stare fermi, mai. L’immobilismo non fa bene alla cultura».
E quindi cosa si propone di fare?
«Prima lasciatemi arrivare a Torino».
Quando arriva?
«Al più tardi lunedì sarò in piazza Castello».
❞ Mi aspetto di trovare meno problemi di quelli del San Carlo di Napoli