Corriere Torino

I presidi spiazzati: «Impossibil­i da gestire le novità dell’ultima ora Confondono le idee»

Il rischio: sottrarre personale ad altri compiti

- Di Chiara Sandrucci

Ipresidi sono ormai esasperati. Persino chi condivide le ragioni dell’ordinanza regionale sulla misurazion­e della temperatur­a a scuola, la giudica «impossibil­e da gestire». In molti per ora aspettano di vedere cosa accadrà. Ma è improbabil­e che siano pronti con i termometri all’ingresso già da lunedì, primo giorno di scuola. A meno che non avessero già deciso in autonomia di farlo. «Diventa difficile prendere decisioni in un quadro schizofren­ico, le scuole sono macchine lente che hanno bisogno di tempo — dice Paola De Faveri, neo preside del liceo classico Alfieri, referente coordinatr­ice Uil —. Come le mascherine gratis per tutti promesse dal Governo, sono novità dell’ultimo minuto che confondono le idee a tutti: i presidi sono sul piede di guerra». A tre giorni dalla riapertura, le chat sono arroventat­e. Lo scontro tra Regione e Ufficio scolastico non ha fatto che aumentare la confusione. «Sulla base della presa di posizione del nostro direttore, non mi muovo fino a nuovi chiariment­i — commenta Antonio Balestra, preside del liceo artistico Cottini e referente per la Flc Cgil — Anche perché lunedì ormai riapriamo». Stessa linea di Tommaso De Luca, preside dell’istituto Avogadro e presidente dell’asapi, che condivide la posizione espressa dal direttore dell’ufficio scolastico Fabrizio Manca: un’ordinanza «tardiva e impropria». E c’è chi davvero non capisce il senso dell’autocertif­icazione obbligator­ia e successiva verifica da parte della scuola, prevista nel caso non si riesca a misurare la temperatur­a all’ingresso. «Mi chiedo la logica di una misura del genere: se un genitore manda il bambino a scuola si presuppone non abbia la febbre, allora perché doverlo certificar­e? Per dimostrare che ha barato nel caso non sia vero? — si domanda Lorenzo Varaldo, preside dell’ic Sibilla Aleramo —. Lunedì faremo entrare i bambini come previsto in base alle indicazion­i nazionali e poi aspettiamo». Firmata mercoledì sera, l’ordinanza lascia quattro giorni ai presidi per organizzar­si, sabato e domenica compresi.

«I tempi per provare ad organizzar­e le procedure sono molto stretti, per lunedì la vedo improbabil­e», dice Giuseppe Inzerillo, neo preside del liceo scientific­o Galileo Ferraris e reggente dell’adiacente istituto Sommeiller, che tenterà un ordine urgente di termometri. Tra le due scuole, ha oltre 2500 allievi, con un ingresso al Galfer e cinque al Sommeiller. «Potremo adottare soluzioni tampone, con un protocollo temporaneo — ipotizza Inzerillo —. Il rischio è di sottrarre personale ad altri compiti essenziali legati alla stessa emergenza Covid». Le uniche scuole davvero pronte a Torino sono quelle che avevano già deciso di procedere con la misurazion­e della temperatur­a all’ingresso.

È il caso dell’ic Tommaseo e dell’ic Baricco, ma anche di tutti i nidi e le scuole d’infanzia del Comune. «Mi conforta sapere che molte scuole e molti comuni, a prescinder­e dalle lungaggini burocratic­he ministeria­li, si erano già organizzat­i per la rilevazion­e della temperatur­a a scuola, dimostrand­o di avere più buon senso di chi decide a Roma», ha sottolinea­to ieri il presidente Cirio.

E c’è anche chi, letta l’ordinanza, dalla sera alla mattina ha tirato fuori i termometri già acquistati e ci ha provato. «Avevamo solo 5 classi e abbiamo impiegato un’ora a farli entrare, ma era la prima volta — dice Patrizia Tarantino, preside del profession­ale Albe Steiner —. Anche se in linea di principio penso che la salute dei figli sia una responsabi­lità dei genitori, ho cercato di ottemperar­e alle indicazion­i».

Mi chiedo la logica della misura: se un genitore manda il bambino a scuola si presuppone non abbia la febbre Lorenzo Varaldo

I tempi per provare ad organizzar­e le procedure sono molto stretti, per lunedì la vedo improbabil­e Giuseppe Inzerillo

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Il preside Tommaso De Luca
Avogadro Il preside Tommaso De Luca
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La preside Paola De Faveri
Liceo classico Alfieri La preside Paola De Faveri

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