Corriere Torino

Cirio inciampa sul fascismo, ed è polemica

«C’era più cura del corpo», poi spiega: io frainteso. Napoli (FI): «Imbarazzan­te»

- Gabriele Guccione

Ipiemontes­i possono stare tranquilli, non dovranno veder saltare nel cerchio di fuoco — alla Achille Starace — il loro presidente, Alberto Cirio, in nome dell’esaltazion­e dell’italica prestanza fisica. Inciampato su una frase, tanto improvvida quanto infelice, sul fascismo e sul valore che attribuiva alla ginnastica («Allora c’era grande attenzione alla cura del corpo e lo sport era importante nelle scuole»), il numero uno del Piemonte si è ritirato all’istante negli spogliatoi. Non prima di aver messo, a stretto giro, una pezza sullo scivolone: «Non voleva certo essere un elogio al fascismo, chi è albese come me ha l’antifascis­mo nel Dna».

Non sono bastate le scuse, però, a placare il polverone che si è subito sollevato attorno alle parole pronunciat­e ieri a Vicolungo, in provincia di Novara, durante il taglio del nastro di un’area sportiva per bimbi. Del resto, in campagna elettorale tutto fa brodo: ed esponenti, anche non piemontesi, del centrosini­stra (da Sensi a Fratoianni) non hanno perso tempo nell’avventarsi sulla castroneri­a del giorno. Ma la tirata d’orecchie più forte è arrivata dal compagno di partito Osvaldo Napoli: «L’amico Alberto si è lanciato in un confronto alquanto ardimentos­o — osserva il deputato di Forza Italia —. E pare che una qualche nostalgia di quella pratica sportiva sia sopravviss­uta in qualche ambiente: penso a Colleferro».

Cirio ha messo in chiaro che il suo voleva essere un modo per «provare a ricostruir­e storicamen­te perché in Italia non si insegni più ginnastica»: una reazione, a suo dire, dell’italia repubblica­na al culto del corpo propaganda­to dalla dittatura. Così, se per il deputato dem Enrico Borghi «l’incidente si è chiuso» dopo le scuse, per la parlamenta­re cuneese del Pd Chiara Gribaudo «non sono accettabil­i nostalgie di questo tipo». «Io, se fossi in Cirio, mi preoccuper­ei più della ripartenza delle scuole e del caos che sta creando la sua ordinanza — , rincara la dose la vicepresid­ente del Senato Anna Rossomando —. Di come i fascisti si siano distinti in passato in quanto a cura dei corpi degli altri, purtroppo lo sappiamo bene».

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