«La carta di identità? Ripassi tra 6 mesi»
Anagrafe centrale, la prima data utile per avere il documento è il 5 marzo 2021
Venerdì 5 marzo 2021. Esattamente fra sei mesi. È questa la prima data utile per poter avere una nuova carta di identità elettronica, con appuntamento all’anagrafe centrale di via Della Consolata, primo piano. L’altro giorno disponibile è il 9 marzo negli sportelli delle decentrate, da corso Racconigi a via Guido Reni.
Una situazione che si ripete ormai da oltre due anni, tempo in cui i torinesi hanno dovuto destreggiarsi tra code infinite e sveglie all’alba per riuscire ad ottenere il documento. In tutto questo periodo i tentativi dell’amministrazione per apportare miglioramenti al servizio sono stati vari, dalla creazione di uno sportello libero senza prenotazione (con vari problemi di ordine pubblico e black out del sistema) all’acquisto di un nuovo software. Ma la questione, ricevuta in eredità dall’ex assessora e attuale ministra all’innovazione Paola Pisano,
non pare migliorare. A denunciarlo, ancora una volta, il consigliere di Lista Civica per Torino, Francesco Tresso, che presenterà quella che definisce «l’ennesima» interpellanza sul tema: «La situazione dell’anagrafe torinese – commenta - è al parossismo: ho prenotato il rinnovo della carta di identità, muovendomi anticipatamente sapendo dei tempi lunghi, e la prima data utile che ho potuto prenotare è a marzo 2021, cioè tra 6 mesi». Come lui, raccontano il ripetersi della stessa situazione anche i cittadini, nei commenti su Facebook del suo post: «Io ho smarrito la carta di identità e ho prenotato il 15 luglio: primo appuntamento il 25 novembre, 4 mesi e mezzo». Ma non è solo una questione di Cie. «Diversi cittadini – racconta ancora Tresso - mi hanno recentemente riferito di aver aspettato due mesi per un certificato di morte, utile per una serie di pratiche indispensabili quali la voltura di un mezzo, o di aver atteso più di tre mesi per un cambio di residenza. Sono tempi non concepibili: come è possibile che Torino si proponga come polo di innovazione ed intelligenza artificiale, e nel contempo abbia tempistiche da terzo mondo per l’erogazione di servizi essenziali?». «La giunta – conclude il consigliere - è sempre stata sorda a questo problema, non aumentando la dotazione organica delle anagrafi: certo bisogna metterci risorse, ma stiamo parlando di priorità».
Il caos Una situazione di disagio che va avanti senza miglioramenti da oltre due anni