Residenti azionisti della riqualificazione con il crowdfunding di «Bottom Up!»
Il progetto, pensato dall’ordine degli architetti, si chiude a novembre
L’eco dell’iniziativa è arrivata anche all’estero perché promette di essere rivoluzionaria. Certo, bisognerà vedere «quali risultati si raggiungeranno», ha fatto notare Dario Gallina, il presidente della Camera di commercio, alla presentazione di ieri. L’ardito e complicato meccanismo di Bottom Up! prevede di cucire addosso alla comunità che la vive, la trasformazione di una parte della città. Nel festival, promosso dall’ordine degli architetti e della Fondazione per l’architettura, i residenti saranno i protagonisti. Non solo come catalizzatori di idee e bisogni, ma anche come azionisti. Merito di una piattaforma di crowdfunding che permette, con piccole o grandi donazioni, di avviare la riqualificazione anche dove il pubblico non riesce o non può arrivare.
Prima del lockdown erano stati presentati i quattordici progetti in concorso. La maggioranza concentrata nelle Circoscrizioni 6 e 7. A testimoniare quanto sia fragile e, allo stesso tempo, effervescente la periferia di Torino Nord. «L’obiettivo è portare la discussione sulla trasformazione urbana tra i cittadini», spiega Maurizio Cilli, uno dei curatori. Puntando su interventi molto attuali. Incentrati su «luoghi in sospeso», come gli orti abusivi sul Sangone. O, per esempio, i giardini delle scuole da rendere più permeabili col quartiere.
Tante idee possibili. Partecipanti a una gara, al cui termine non sarà dichiarato un vincitore, per cercare le risorse necessarie. Con alcune campagne di finanziamento sviluppate dalla piattaforma Starteed (visionabili su www.bottomuptorino.it), dove tutti i progetti di rigenerazione dal basso saranno consultabili grazie a video, contenuti e il racconto dei protagonisti. «Il crowdfunding è uno strumento di espansione della comunità, che comprenderà il consiglio della Fondazione con tanti imprenditori e protagonisti della cultura che vogliono mettere al centro la coesione sociale e la felicità urbana», spiega Alessandra Siviero, presidente della Fondazione per l’architettura. Per partecipare c’è tempo fino al 3 novembre. Quando al nuovo Greenpea, Eataly Lingotto, le «squadre» dei progetti chiuderanno le campagne con un’ultima presentazione.