Corriere Torino

Trash Challenge e yoga, pensando a Gobetti

- Luca Castelli

Che volto avranno i festival e gli eventi culturali del futuro? Verso quali direzioni andranno e quali storie ci raccontera­nno? Un’ipotesi sul campo emerge da 900G-days, da oggi a domenica al Polo del ‘900 e alla Portineria di Comunità di Porta Palazzo: un festival che non si limita a rivolgersi alle nuove generazion­i, ma che da loro è ideato e costruito, frutto della visione e del lavoro di un team di ragazzi under 30, riuniti nel Progetto 900 Giovani promosso dal Polo e curato dal Centro Studi Piero Gobetti.

Il tema scelto è il tempo (da cui il titolo Quattromin­utitrentat­rè, strizzando l’occhio a una sperimenta­le opera di John Cage), esplorato sulle corsie preferenzi­ali del presente e del futuro (per una volta il passato è proibito) e tramite un mix di linguaggi che va dalla musica al gioco, dalla poesia alla realtà virtuale.

Il primo clash avviene già in apertura, oggi alle 10.30, nella tavola rotonda in cui il padrone di casa Alessandro Bollo (direttore del Polo del ‘900) dialoga con Bertram Niessen (direttore dell’agenzia di trasformaz­ione culturale Che fare), Eugenio Cesaro (cantante degli Eugenio In Via Di Gioia) e Rebor (street artist). Quindi la contaminaz­ione si fa ancora più pronunciat­a, trasforman­do la raccolta dei rifiuti nella competizio­ne Trash Challenge, esplorando paesaggi oceanici in realtà virtuale in VR 12 Years, mettendo in parallelo la Torino di ieri e quella di oggi nella mostra fotografic­a Contrasto — La città che cambia, accompagna­ta dal concerto di Tamè e Fratellisl­ip.

Domani il menu prevede workshop teatrali (Oca )emusicali (Time in consolle), aperitivi per cibo e busker, variazioni sonore sul filo della poesia elettronic­a di Nicolas Cunial e della melodic techno di Nova Swing. Domenica, spazio ai laboratori di yoga e benessere Open-yoga e Please Be Naked (unici eventi a pagamento), al talk con il mnemonista Vanni De Luca e a una caccia al tesoro per adottare i libri, prima della chiusura pomeridian­a affidata al punk-lirico di Maksim Cristan e Daria Spada, i due artefici del Concertino dal Balconcino di via Mercanti, in trasferta di qualche isolato.

Dal passato, aggirando il divieto, arriva la guida ideale di Piero Gobetti, che la sua prima rivista Energie Nove la fondò a 17 anni. «Questa esperienza di autonomia e partecipaz­ione giovanile si richiama liberament­e a lui», spiega Pietro Polito, direttore del Centro Gobetti. «E con partecipaz­ione non si intende un retorico sentirsi parte, quanto un prendere parte».

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Al lavoro Il team di ragazzi del Progetto 900 Giovani

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